Omicidio al supermercato, fermati due giovani: hanno confessato

5 Set 2015 17:30 - di Martino Della Costa

Omicidio al supermercato nel Napoletano: fermati i due presunti assassini dell’ucraino Anatolij Korol, il muratore eroe ucciso sabato scorso in un supermercato a Castello di Cisterna mentre cercava di sventare una rapina. I giovani hanno confessato. Da quanto fin qui appreso si tratterebbe di Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri, figli del boss Ianuale.

Omicidio al supermercato: fermati i presunti colpevoli

I due, che sembra abbiano avuto un atteggiamento collaborativo con gli inquirenti nel corso del lungo interrogatorio, sono stati rintracciati dai militari a Cosenza, dove si erano trasferiti da alcuni giorni. Secondo quanto si è appreso, gli assassini la notte del delitto non avevano fatto rientro nelle proprie abitazioni ed avevano dormito in un residence nel Napoletano: poi i due avevano riparato in Calabria, ma il cerchio intorno a loro si stava stringendo. A dare una svolta alle indagini, il ritrovamento di armi avvenuto nel rione Cisternina di Castello di Cisterna: i carabinieri di zona, con i colleghi delle compagnie d’intervento operativo di Napoli, hannp fatto una serie di perquisizioni in via Giacomo Leopardi del rione – un complesso di edilizia popolare di Castello di Cisterna – trovando nella tromba di un ascensore condominiale un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione. Le armi, perfettamente oliate e pronte all’uso, sono state repertate e saranno inviate al raggruppamento investigazioni scientifiche dell’arma per gli accertamenti balistici. Un contributo fondamentale alle indagini, poi, oltre al ritrovamento della armi, è stato dato dall’incessante attività info-investigativa in quell’area, portata avanti dai militari, coordinati dalla Procura di Nola, indagini che hanno permesso di acquisire ogni elemento risultato utile a identificare gli autori della rapina durante la quale è stato ucciso il coraggioso operaio ucraino.

Le lacrime della moglie della vittima

Al passaggio dei due giovani fermati, diretti verso la caserma, i dipendenti del supermercato, luogo dell’omicidio di Korol, hanno rivolto un caloroso applauso ai carabinieri. Alla notizia del fermo dei due sospettati, poi, anche la moglie della coraggiosa vittima, Nadiya, ha ringraziato i carabinieri tra le lacrime, encomiandoli per «l’impegno profuso nelle indagini». La donna è stata contattata dal legale della famiglia, l’avvocato Giuseppe Gragnaniello, che le ha comunicato la notizia del fermo dei due ragazzi mentre si trovava in caserma in compagnia del colonnello del gruppo di Castello di Cisterna, Luca Corbellotti e del generale Antonio De Vita, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli. L’avvocato, che è rimasto a lungo in caserma, ha asvuto quindi modo di sottolineare che Nadiya «non ha mai avuto una parola di risentimento e rancore nei confronti degli assassini del marito». «Questo – ha concluso il legale – a sottolineare la bontà d’animo di Nadiya, così come di tutta la famiglia Korol». Domenica, intanto, si svolgeranno in Ucraina i funerali di Anatoliy e, in concomitanza, a Castello di Cisterna, è stato proclamato il lutto cittadino. Infine, tra le iniziative locali, sono previste una messa in ricordo dell’uomo, celebrata dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma, e una fiaccolata, organizzata dall’amministrazione comunale, a cui sono stati invitati i sindaci di tutta la provincia di Napoli.

 

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