Festa di CasaPound a Milano. E per magia appare il Comitato antifascista

10 Set 2015 13:25 - di Augusta Cesari

La Milano antifascista si risveglia e il Comune e l’immancabile Anpi si sono rimessi l’uniforme. A mandarli su tutte le furie l’annunciato Festival nazionale di CasaPound che si terrà dall’11 al 13 settembre. Ai ripari: Il Comitato permanente antifascista esprime in una nota «profonda preoccupazione per l’annunciato Festival nazionale di CasaPound  a Milano» e comunica di aver organizzato un presidio antifascista per l’11  alle 17 davanti alla Loggia dei Mercanti. Il Comitato – secondo il quale l’iniziativa di CasaPound «offende Milano, capitale della Resistenza, e la memoria di chi ha sacrificato la propria giovane vita per la libertà»,  si rivolge a sindaco, prefetto e questore perché «quest’anno, 70/o anniversario della Liberazione, non si ripeta una ulteriore grave offesa a Milano» e perché quindi ‘«venga impedita l’ennesima manifestazione di aperta apologia del fascismo in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza».

CasaPound, incontri e dibattiti

Casapound tira dritto e la macchina organizzativa annuncia il programma della tre giorni di festa cui parteciperanno esponenti di Lega, Forza Italia e Lista civica.  Tra gli ospiti l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, l’eurodeputato del Carroccio Gianluca Buonanno, il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, il sottosegretario forzista di Regione Lombardia Giulio Gallera, l’ex magistrato e deputato di Scelta civica Stefano Dambruoso, il senatore leghista e vicepresidente di “Noi con Salvini” Raffaele Volpi, e il giornalista Vittorio Feltri. Tutta la sinistra arancione della Giunta Pisapia e tutta la sinistra vicina ai centri sociali insorge. La faziosità non ha limiti: il presidente dell’Anpi si è rivolto addirittura a Mattarella e della questione è stato interessato anche il ministro degli Interni Alfano. Si sta sfiorando il parossismo e per Milano e la Lombardia si è parlato di “settembre nero”.

A Milano violenza antifascista

Cosa c’è di pericoloso  violento in un meeting che si occuperà di immigrazione, di Europa, dei nostri marò ce lo dovranno spiegare proprio quegli ultrà dell’antifascismo, loro sì pericolosi e violenti. Ricordiamo tutti molto bene l’incendio dello spazio Ritter, la sede della casa editrice dove era stato organizzato un incontro per ricordare Sergio Ramelli, la cui lapide fu profanata da questi paladini del quieto vivere. Sempre in quei giorni la destra milanese  vittima di un vero e proprio clima intimidatorio accompagnato da retorica resistenziale: furono colpite la sede di Forza nuova e anche una sede dell’Ugl. Fatela finita con i comitati antifascisti.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *