Coniugi uccisi, ecco tutti i mali di un’accoglienza indiscriminata

1 Set 2015 14:24 - di Carlo Ciccioli

Le vicende di questi giorni riguardo l’immigrazione ci fanno riflettere sul tipo di società che in Italia da qui a poco si andrà a determinare. L’episodio dei coniugi uccisiPalagonia e del Centro di Accoglienza di Mineo ci devono far riflettere. Arrivato in Italia come profugo a giugno, il diciottenne ivoriano getta dalla finestra una donna e uccide a bastonate il marito per un telefonino, un computer e poco altro. E’ il bottino di un giorno, come ospite al Care; come lui migliaia di altri immigrati ogni giorno fanno bottino sulla pelle degli italiani (ma anche di altri stranieri) a qualunque prezzo, compreso quello della vita per quasi niente.
Semplicemente queste persone non sono pronte ad andare in altri paesi, con altre regole e comportamenti. Non si tratta di casi isolati ma di migliaia e migliaia di persone che hanno un comportamento analogo. Un prezzo troppo alto da pagare anche per loro. Molti muoiono prima di arrivare, altri vengono sfruttati e uccisi da alcuni di loro, quando sono qui la loro vita spesso finisce male. Molti diventano spacciatori e assuntori essi stessi di droga, altri alcoolisti, altri semplicemente manovalanza delle organizzazioni criminali, le donne spesso diventano prostitute, altri ancora si uniscono a donne italiane con cui fanno figli e finiscono con l’essere delle povere disgraziate per maltrattamenti e vessazioni. Altri muoiono in incidenti stradali da loro stessi provocati, anche qui distruggendo la vita di ignari cittadini. Finiscono spesso in un esistenza condotta come emarginati senza dignità.

L’idea di aprire indiscriminatamente la porta a tutti è un male anche dal punto di vista dell’immigrato, che solo raramente trova veri spazi per il riscatto e il cambiamento sociale, in quanto nella realtà tali spazi non esistono, talvolta sono peggiori dei luoghi di origine. Come noto la via dell’inferno (su questa Terra) è lastricata di buone intenzioni: su questo anche la Chiesa dovrebbe riflettere, il bene, fatto male, conduce al male!

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