Il bluff di Renzi sui conti pubblici: così sull’Imu fa il gioco delle tre carte

16 Set 2015 13:25 - di Anna Clemente
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Sui conti pubblici «Renzi è in un mare di guai». A esserne certo è Renato Brunetta, dopo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica su una trattativa che il governo italiano starebbe portando avanti con la Commissione europea per ottenere uno «sconto» e «rendere più leggera la prossima manovra economica», allargando le maglie del rapporto deficit/Pil.

Sull’Imu Renzi fa il gioco delle tre carte?

Secondo Repubblica, il governo italiano, con l’impegno diretto del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, starebbe cercando di spuntare un bonus dello 0,4%, «che in termini concreti – spiega il giornalista Claudio Tito – significa quasi 7 miliardi di euro da mettere nel paniere della prossima finanziaria». E a cosa dovrebbero servire questi soldi che, allo stato attuale, sono del tutto virtuali? Secondo le indiscrezioni di Tito, sarebbero «da impiegare per l’abolizione della tassa sulla prima casa, ma non solo». Dunque, se la ricostruzione di Repubblica fosse vera, saremmo di fronte a un vero e proprio gioco delle tre carte, nel quale Renzi si è presentato agli italiani facendo “carta vince, carte perde” sia sui conti pubblici nel loro complesso sia sulla tanto sbandierata abolizione della tassa sulla prima casa, presentata come cosa praticamente già fatta e, invece, con tutta probabilità priva della benché minima copertura e appesa a una concessione di Bruxelles che ad oggi appare di là dall’arrivare.

 Brunetta contro «le affermazioni false» del governo

Palazzo Chigi ha smentito le indiscrezioni, parlando di «retroscena destituiti di fondamento». Ma per Brunetta, che qualcosa di conti pubblici e finanziarie ci capisce, la ricostruzione qualche quota di credibilità la ha eccome. «Lunedì Renzi – ha ricordato il capogruppo azzurro alla Camera – con mirabile sicumera, aveva detto di avere già in tasca, in quanto concesso dalla Commissione europea, un extra deficit, in termini di flessibilità per la prossima Legge di stabilità, di 17 miliardi, pari a oltre un punto di Pil». Dunque, per Brunetta le possibilità sono solo due: «O il governo ha già ottenuto tutto e ha ragione Renzi oppure non solo Bruxelles non ha concesso nulla a Renzi, smentendo dunque il presidente del Consiglio italiano, ma non ha intenzione di dare niente di più di quanto già concesso lo scorso anno». In ogni caso, per l’ex ministro, «qualunque sia la risposta, Renzi è in un mare di guai». In presidente del Consiglio, infatti, ora si ritrova «stretto fra le sue affermazioni false, al limite della manipolazione del mercato, e una trattativa con Bruxelles che, a detta della smentita di Palazzo Chigi, evidentemente appare ancora tutta in salita». Quindi, da parte dell’esponente azzurro, è arrivata una richiesta di chiarimento direttamente a Bruxelles: «Se il ministro Padoan non risponde, risponda almeno la Commissione europea».

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