Ventenne violentata a Rimini la notte di Ferragosto: arrestato un senegalese

20 Ago 2015 14:13 - di Redazione

“Fermato dalla taskforce il presunto autore della violenza sessuale a una ventenne milanese a Ferragosto“. Con grande sollievo di tutti, è arrivato l’annuncio della polizia sulla sua pagina Twitter. Lo stupratore è un 27enne senegalese, regolare in Italia e il suo identikit corrisponde alla descrizione fatta dalla ragazza alla squadra mobile: treccine, barba, maglia rossa, pantaloni neri, accento del nord. Infatti il giovane è cresciuto a Novara e si esprime correttamente in italiano. È accusato di una delle tre violenze sulla spiaggia avvenute negli ultimi cinque giorni. La vittima dopo una festa era andata a cercare la comitiva in spiaggia. Ma ha trovato il ragazzo di colore che l’ha violentata.

Rimini, il racconto della ventenne violentata in spiaggia

Il presunto stupratore della ventenne di Monza, arrestato, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Paolo Gengarelli, è stato portato in carcere. Secondo quanto raccontato dalla ragazza alla polizia, la notte di Ferragosto un primo approccio tra i due era stato consenziente, tanto che la giovane aveva prestato il suo codice fiscale al senegalese per comprare le sigarette. Solo dopo la ragazza, probabilmente stordita dall’alcol, si è resa conto di non volere quel rapporto sessuale e la mattina dopo era arrivata in ospedale disorientata ed impaurita. Il senegalese, in Riviera per passare il Ferragosto, avrebbe dormito in questi giorni nella spiaggia libera non lontano dal luogo dello stupro.  Nella località rivierasca erano stati denunciati altri due casi: quello che ha avuto per vittima una 19enne tedesca, mentre una 24enne del posto si è salvata dall’aggressione. La stessa notte di Ferragosto, infatti una 24enne riminese è stata aggredita sulla battigia all’altezza del bagno 63 (dove si stava svolgendo una festa) da un marocchino 39enne (poi arrestato dalla polizia) e in questo caso lo stupro non è stato consumato (anche se giuridicamente il reato di violenza sessuale è invece consumato) è perché la giovane è riuscita a divincolarsi dalla presa e fuggire.

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