Sballo e droghe, la destra contro Alfano: giù le mani dalle discoteche

5 Ago 2015 17:19 - di Adele Sirocchi

E alla fine si parla più della chiusura del Cocoricò che della morte di un sedicenne che in quel locale si è drogato. Una bizzarrìa? Non tanto, perché in Italia senza un’emergenza i problemi non si affrontano. E la polemica politica si intreccia con l’attualità e con le nefandezze riportate dalla cronaca. Chiudere o no le discoteche? Usare o no tolleranza zero verso i locali che non fanno filtro contro lo spaccio di ecstasy?

Salvini: Alfano non te la prendere con il Cocoricò

Matteo Salvini, allergico a qualsiasi iniziativa di Alfano, se la prende anche stavolta con il Viminale: “Un governo che sta tagliando tutto il tagliabile adesso predica tolleranza zero. Vogliono chiudere duecento presidi di polizia in Italia, dalla Polfer alla Polizia postale e anche alcuni importanti comandi. Ed è ridicolo che il governo più incapace della storia sul fronte dell’ordine pubblico se la prenda con le discoteche”. Un’interrogazione ad Alfano è stata presentata dai senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini e Franco Carraro sottolineando che la chiusura del Cocoricò ha colpito duramente gli oltre duecento operatori che lavorano nella struttura.

Ddl Giovanardi: vietato l’ingresso ai minorenni

Il senatore Carlo Giovanardi ha intanto presentato un disegno di legge che vieta ai minori di 18 anni di entrare in locali che chiudono dopo la mezzanotte e prevede una sanzione fino a 20.000 euro e la sospensione fino a 3 mesi per i gestori che non rispettano il divieto. Anche i supporter del Rimini calcio scendono in campo e affiggono fuori dalla sede uno striscione di solidarietà al patron del Cocoricò Fabrizio De Meis. 

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