Salvini avvisa Berlusconi: “Sento puzza di Nazareno bis: non va bene”

8 Ago 2015 8:45 - di Redazione

Non si sentono e non si vedono da quasi due mesi, eppure Berlusconi assicura che con Salvini tutto fila liscio. «I rapporti con Matteo sono ottimi. Soprattutto da quando ho rimesso in sesto il Milan». L’ex Cavaliere non perde mai l’occasione per sdrammatizzare e strappare un sorriso ai suoi dirigenti che sono preoccupati per quanto potrà accadere alla ripresa politica e parlamentare dopo agosto. Intanto – si legge su “La Stampa” si capirà cos’è questa «Altra Italia» o come si chiamerà su cui sta lavorando il capo: giovani, tanti giovani, formazione, nuova classe dirigente. Ma i sondaggi continuano a dare Fi inchiodata attorno al 10%. Ma il vero nervo scoperto è un altro: il rapporto con la Lega di Salvini che sta con i fucili puntati e sente «puzza» di Nazareno.

«Quello che è accaduto con la Rai è un brutto riavvicinamento, noi stiamo con gli occhi aperti», avverte Salvini

«Matteo si è montato la testa – dicono dentro Fi speriamo che Berlusconi riesca a tenerlo a bada». Cortocircuito autunnale A settembre comincerà il gran ballo del voto sulla riforma costituzionale che si trascinerà dietro il pressing per riaprire lo scatolone dell’Italicum. Il versante legge elettorale, la madre di tutte le battaglie per i partiti, non è chiuso nonostante la nuova normativa sia stata approvata in via definitiva. Ma Renzi potrebbe trovarsi senza maggioranza a Palazzo Madama.

Ieri il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta ha rimarcato che 176 senatori hanno firmato emendamenti per il Senato elettivo.

Alla faccia feroce di Renato Brunetta si contrappone, però, quella dialogante del suo collega Paolo Romani, che ha già cominciato a riaprire canali di comunicazione con i renziani. Con il sottinteso che non basta il soccorso di Verdini e dei suoi senatori. Ma per Romani ci vogliono modifiche alla riforma costituzionale e all’Italicum. La Lega non si fida. Salvini ha il fucile puntato e ad imbracciarlo è il mastino Roberto Calderoli. Attenzione, ricordano nel Carroccio, in autunno dovremo parlare delle candidature per le comunali del 2016. Se rinasce il Nazareno, bye bye intese. E si tratta di una tornata elettorale per eleggere sindaci di primaria importanza, con 10 milioni di elettori alle urne di città come Torino, Milano, Bologna, Napoli, Cagliari.

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