“Marino? Parliamo d’altro”: il web lo impallina, Antonello Venditti lo ignora

7 Ago 2015 9:29 - di Girolamo Fragalà

Se ne va, non se ne va. Resta lì incollato alla poltrona, vuol restare in Paradiso a dispetto dei santi. La sorte di Ignazio Marino sta diventando un tormentone stucchevole. Il “pacchetto Roma” arriverà in Consiglio dei ministri il prossimo 27 agosto, alla prima riunione dopo la pausa estiva. In quel contesto si conosceranno le misure relative al Campidoglio dopo quanto emerso dall’inchiesta su Mafia capitale, che prevedono una sorta di tutoraggio di ampi settori dell’amministrazione. Ma sul web continuano a piovere sfottò e insulti contro il sindaco più criticato della storia. E la chiamata alle armi dei vip di sinistra non ha funzionato, a partire da Antonello Venditti.

Gli affondi di Antonello Venditti

In molti infatti sono stanchi pure di parlarne, preferiscono ignorarlo, quasi come se non esistesse. Uno di questi è appunto Antonello Venditti. Sì, proprio lui, l’artista legato a Roma non solo per la musica, che non ci sta a vivere sempre come nella “notte prima degli esami”. «Buongiorno ragazze e ragazzi – ha scritto recentemente su facebook – E’ tutta la settimana che il mio cellulare squilla… sono tutti giornalisti di ogni paese del mondo che vorrebbero un mio pensiero sul degrado morale e spirituale di Roma. Non ho risposto a nessuno, le risposte non sono parole ad altre parole, sono fatti! Ho scritto molte canzoni sulla mia città e sono tutte canzoni d’amore anche quando la critica è stata aspra per noi stessi romani… penso che solo l’organizzazione del nostro Amore per Roma possa veramente salvarla anche da quelli che dell’amore ne fanno stupro,sopraffazione,violenza.l’Amore va custodito,alimentato e soprattutto rispettato».

Parole che la dicono lunga sul suo pensiero. Un pensiero già espresso più volte, in passato, a cominciare dalla risposta data al tentativo di Alessandro Gassmann di ridare ossigeno a Marino: «Non ha senso che i cittadini si mettano a pulire da soli, se poi magari non ci sono i cassonetti. Lo stesso discorso vale per le buche, mi metto a riempirle io quelle buche nelle strade? Io pago le tasse e voglio che si trovi il modo per farla funzionare questa città meravigliosa con l’amore». Precedentemente un altro affondo: «Ignazio Marino è sindaco? Non ce ne siamo accorti», la battuta fatta a Otto e Mezzo (La7) in risposta alla conduttrice Lilli Gruber che gli chiedeva un commento sull’operato del primo cittadino della Capitale. «Credo che non abbia fatto in tempo a diventare sindaco. Non voglio sminuirlo, ma questa città è cronicamente un problema. Lui ha esordito con la pedonalizzazione dei Fori Imperiali, che poi qualcuno benedice pure… Ma può essere questa una città? ». Per non parlare poi del degrado di vari quartieri di Roma, compresa Trastevere. Antonello Venditti aggiungeva: «Marino è percepito come un corpo estraneo, come un non romano. Ha vinto le primarie? Questo è un problema del Pd. Lui è un primario e quindi ha vinto le primarie. In realtà, dobbiamo recuperare e sostenere Roma, perché la Capitale sta facendo una figura che non si merita nel mondo. Io non vorrei che Roma diventasse un fantasma».

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