Il M5S inveisce contro il Meeting di Rimini: “Cl lobby di denaro e potere”

26 Ago 2015 18:51 - di Gabriele Alberti

«Sono qui per denunciare come Comunione e Liberazione, la più potente lobby italiana, abbia trasformato l’esperienza spirituale morale, in un paravento di interessi personali, finalizzati sempre e comunque a denaro e potere. La politica deve essere laica, perché deve fare il bene comune, di tutti». Il durissimo attacco al movimento fondato da don Giussani arriva proprio “in casa”, da uno dei palchi del Meeting di Cl da parte di Mattia Fantinati, deputato del M5S, che ha letto un intervento contemporaneamente pubblicato sul blog di Beppe Grillo. Fantinati, che incassa subito il plauso di Beppe Grillo, era stato invitato al Meeting a partecipare, nell’ultima giornata della kermesse riminese, al tradizionale incontro dei deputati dell’intergruppo sulla sussidiarietà.

Dopo l’intervento di quattro deputati di diversi partiti, Fantinati ha segnato la differenza anche fisicamente: invece di parlare dal tavolo dei relatori, si è avviato al podio ed ha attaccato una “filippica” contro Cl, di quelle che più volte Marco Pannella ha tentato nel passato ma che mai è riuscito a fare proprio dentro il Meeting. L’attacco prosegue tra lo sconcerto dei presenti. «Non esiste una politica cristiana, esiste un cristiano che fa politica. Il M5S si indigna che si possa strumentalizzare in questo modo tanta brava gente e credenti cattolici». Fra lo stupore della gente in sala, con qualche fischio subito bloccato da Raffaello Vignali, deputato di Ap ed ex presidente della Compagnia delle opere, il “braccio economico” di Cl, Fantinati è scatenato: «Avete generato un potere politico capace di influenzare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti. Sempre dalla parte dei potenti, sempre dalla parte di chi comanda». Ricorda l’accoglienza del movimento al Meeting a Giulio Andreotti, a Silvio Berlusconi, a Roberto Formigoni. «Caduto in disgrazia Formigoni, vi siete girati verso il governo dell’inciucio Letta e del premier attuale. Ora che avete perso anche vostri due ministri, il premier mai eletto, accortosi che i boy-scout sono troppo giovani per votare e che oramai non ha più il consenso dell’anno scorso, viene qui a ricevere la vostra benedizione baciando pantofole ed anelli». E Fantinati denuncia poi «un sottobosco di persone di Cl, che di cattolico non hanno nulla, tanto meno di senso civico». E incalza, tutto d’un fiato: «Siete l’immagine di una Chiesa privata, che, ogni anno, forte del suo bacino di voti, si ritrova qui a parlare di valori cristiani e dell’amicizia, ma ne esce rinnovata negli affari». La platea mugugna, mastica amaro; anche se alla fine fa un tiepidissimo applauso di prammatica. Qualcuno domanda: «Perché lo hanno invitato?» E un altro: «Va bene che bisogna porgere l’altra guancia, però…». La replica arriva da Vignali. «La prova che Cl non è quello che Fantinati è nel fatto che il movimento permette di invitare al Meeting chiunque, anche chi è contrario». E chiude con un invito «da amico a fare un giro per i padiglioni. Parla con i volontari, molti sono disoccupati e lavorano qui gratis. Così magari potrai giudicare. Invece di pensare di avere la patente della purezza, noi non abbiamo paura di dialogare anche con chi pensa di avere la verità in tasca».

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