Caos Roma: su Ostia è già scontro tra i commissari e la giunta Marino

30 Ago 2015 7:11 - di Redazione

Dallo scioglimento per mafia del municipio di Ostia sono passati appena tré giorni, ma tra il Comune e i commissari del Viminale già rischia di profilarsi il primo scontro istituzionale. L’oggetto del contendere è il controllo del Campidoglio sulle spiagge del lungomare romano. L’assessore alla Legalità, l’ex pm Alfonso Sabella, fin da subito ha fatto capire di non voler rinunciare alle deleghe «per il Litorale» che il sindaco Marino gli aveva affidato dopo le dimissioni, a marzo, dell’ex presidente di Ostia, Andrea Tassone, finito agli arresti domiciliari per Mafia Capitale.

Sul mare di Roma è subito scontro di competenze

A suo sostegno, c’è anche una delibera già votata dalla giunta che nelle prossime settimane sarà messa ai voti nell’Assemblea Capitolina. Il pool di commissari nominati giovedì dal ministero dell’Interno però non la pensa allo stesso modo. Anzi. Rivendica a sé tutte le competenze che facevano capo al municipio sciolto per infiltrazioni mafiose, tra le quali figura anche la gestione delle spiagge. Il presidente della commissione inviata dal Viminale, il prefetto Domenico Vulpiani, ai suoi collaboratori ha fatto capire di essere rimasto molto «irritato» dalle parole che l’assessore Sabella va ripetendo negli ultimi giorni. «La legge parla chiaro – è il ragionamento del prefetto – La gestione commissariale si deve occupare di tutte le funzioni della giunta e del consiglio municipale sciolti per mafia. Il Comune non può decidere autonomamente di assegnarsi o mantenere deleghe m contrasto con la normativa nazionale».

Sabella rivendica le deleghe consegnategli da Marino. I commissari non ci stanno

A innescare il possibile scontro era stato giovedì l’assessore Sabella quando, a poche ore dalla decisione del Consiglio dei ministri, già esternava in tv: «Il mio ruolo a Ostia non finisce perché ho chiesto di mantenere la delega al litorale, in quanto quello è il mare di Roma, non il mare di un municipio. Ed è giusto che la competenza ce l’abbia Roma». L’ex pm ha fatto capire di voler «continuare il lavoro sulla regolarità delle concessioni e degli affidamenti sul litorale», sottolineando che la «competenza sul litorale delegata al municipio risale all’amministrazione Alemanno e deve tornare a Roma». In questa direzioneva anche una delibera approvata dalla giunta che ora dovrebbe passare al vaglio del Consiglio comunale. A bloccare l’iter potrebbe essere la triade di commissari che dovrà governare Ostia nei prossimi 18-24 mesi. Sulla decisione del Campidoglio di mantenere le deleghe, al momento di commenti ufficiali non ce ne sono. Ma dagli uffici del prefetto Vulpiani nelle ultime ore è trapelata un’insofferenza sempre più marcata. Soprattutto perché, è la riflessione, le esternazioni di Sabella rischierebbero di «mettersi in contrasto con la legge che regola lo scioglimento per mafia delle amministrazioni locali».

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