Altre 5 donne uccise a sprangate perché «streghe». Siamo a quota 750

10 Ago 2015 8:31 - di Liliana Giobbi

Cinque donne sono state picchiate e uccise in un villaggio dell’India centrale perché accusate di essere streghe e praticare la magia nera. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ians. La scioccante vicenda è avvenuto a Mandar, a circa 40 km da Ranchi, il capoluogo dello stato tribale del Jharkhand. Secondo la ricostruzione della polizia, le donne sono state prelevate dalle loro case e picchiate con bastoni e spranghe da un gruppo di giovani del villaggio. «La gente del posto – ha detto un agente – ritiene che erano coinvolte in alcuni rituali di magia nera o di malocchio contro alcuni residenti». I corpi delle vittime, appartenenti a diverse famiglie, sono stati prelevati dagli investigatori giunti sul posto per accertare l’accaduto e inviati a Ranchi per l’autopsia.

Le streghe al rogo sono già 750

Secondo l’agenzia, oltre 750 “streghe” sono state uccise finora in Jharkhand a causa di assurde superstizioni ancora molto radicate nella società rurale indiana. L’ultimo episodio di questo genere in India risale a fine luglio quando una donna sospettata di praticare la “magia nera” è stata decapitata nello stato orientale dell’Assam. La polizia ha arrestato sette uomini del suo villaggio che le avrebbero mozzato la testa con un machete dopo averla trascinata fuori di casa.

E il governo indiano pensa allo yoga

Ma il governo indiano pensa allo yoga. Ha registrato 1.500 “posizioni” di yoga come “sapere tradizionale” per impedire il tentativo di individui o aziende straniere di brevettare o chiedere il copyright su queste pratiche. Lo riferisce The Times of India. Oltre 250 “asana” sono già state catalogate con foto, video e descrizione in una banca dati del ministero della Scienza e Tecnologia che si chiama Traditional Knowledge Digital Library e che è nata nel 2001 per combattere la biopirateria, in particolare per quanto riguarda le piante medicinali. .

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