Università, in calo gli iscritti ai test di Medicina. Economia è la più ambita

25 Lug 2015 14:00 - di Adele Sirocchi

Come si stanno orientando le “matricole” italiane? Le iscrizioni all’università per il nuovo anno accademico sono state scandagliate dal Corriere, che conferma una tendenza già manifestatasi negli ultimi anni: calo generalizzato delle iscrizioni e tendenza a scegliere una facoltà che possa dare lavoro immediato. I dati disponibili riguardano per ora i corsi a numero chiuso programmato. A iscriversi sul portale Universitaly per i test d’ingresso a numero chiuso sono stati infatti quest’anno 79.451 studenti, contro i circa 90mila del 2014 e i ben 115mila del 2013. La flessione nei due anni interessa particolarmente i corsi di Architettura (-44%), poi quelli di Medicina (-28%) e di Veterinaria (-28%). Siamo al tramonto del “camice bianco”? Di sicuro per gli aspiranti medici le cose sono state complicate dai cambiamenti last minute con l’avvicendamento al Miur di tre ministri negli ultimi due anni .

Università, cosa emerge dagli incontri di orientamento

Dagli incontri di orientamento che si sono svolti nelle varie università italiane inoltre si registra “un calo di Giurisprudenza  – secondo quanto dice al Corriere il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio – e un interesse sempre maggiore per Ingegneria informatica e gestionale, Ingegneria dell’informazione, Statistica, Biotecnologie farmaceutiche”. Resistono anche Psicologia e Scienze storiche e archeologiche. Vanno forte i corsi di Marketing e Economia delle imprese. Non perde del tutto il suo fascino il tradizionale corso di laurea in Lettere ma per le facoltà umanistiche il declino continua.

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