Sondaggio: quasi il 70% degli italiani non crede che Renzi ridurrà le tasse

24 Lug 2015 12:26 - di Tito Flavi

La stragrande maggioranza degli italiani non crede nell’annuncio di abbassamento delle tasse fatto da Renzi sabato scorso. È quanto emerge da un sondaggio Ixè realizzato in esclusiva per Agorà Estate. Secondo il sondaggio, il 61% degli italiani non crede infatti alla promessa del premier. Il 6% del campione intervistato non si è espresso. Ma , in questo caso, visto che si parla di credere o no in una affermazione, anche il dubbio può essere equiparato a una manifestazione di scetticismo. Quindi siamo a quasi il 70% di sfiducia.   Solo il 33% , crede per contro, alla promessa di Renzi. Fra gli elettori del Pd,  il 59% (ovviamente)  crede che all’annuncio di sabato scorso. Ma anche qui va sottolineato che è alta, oltre il 40%, l’area di scetticismo nello stesso partito del premier.

Salvini sale nella popolarità

Il sondaggio di Ixè fototrafa anche la popolarità dei leader. Sergio Mattarella è il più amato dagli italiani, con il 62% dei consensi, stabile rispetto al dato della settimana scorsa.  Seguono Renzi, stabile al 31%, mentre guadagna un punto Matteo Salvini che, in terza posizione passa dal 23% del 17 luglio al 24% attuale. Poi Grillo (22%), Berlusconi (13%) e Alfano (11%).

Il 78% non vuole campi rom nel proprio quartiere

Infine, l’immigrazione: secondo il sondaggio, quasi un italiano su due (49%) accoglierebbe dei migranti nel quartiere in cui abita e non accoglierebbe un campo rom. Alla domanda: accoglierebbe dei migranti nel suo quartiere? Il 49% del campione si è detto favorevole; il 45% contrario. Risultato diverso alla domanda se accoglierebbe un campo rom nel suo quartiere: il 78% degli intervistati si è detto contrario, il 17% favorevole. La rilevazione è stata effettuata il 23 luglio  tramite sondaggio Cati-Cami su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.189 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: 3,1%.

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