Per Antonio Conte chiesto il rinvio a giudizio. L’accusa è di frode sportiva

7 Lug 2015 17:08 - di Redazione

Alla fine la decisione che tutti si aspettavano è puntualmente arrivata. La procura di Cremona ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per il c.t. della Nazionale Antonio Conte al termine delle indagini sullo scandalo calcioscommesse. L’accusa, pesante, è di frode sportiva. Insieme all’attuale c.t. azzurro, è stato chiesto il rinvio a giudizio anche per altri 103 indagati, tra i quali i nomi più conosciuti sono quelli di Mauri, che attualmente aspetta di discutere il possibile rinnovo con la Lazio,  Signori ormai lontano dai campi di calcio e per Colantuono che quest’anno allenerà l’Udinese. Sono addirittura 60 le partite per cui c’è un’imputazione da parte della procura. Mentre almeno 200 sono le partite in odore di combine, sempre secondo i magistrati della procura cremonese. Otto incontri invece sono stati prescritti e tra essi figura anche Napoli-Chievo del 31 maggio 2009 finita 3-0.
Per il Ct Conte, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda la partita AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio 2011. A quei tempi Conte era allenatore della squadra toscana mentre, per quanto riguarda la partita Novara-Siena (la prima ad essere attenzionata dai magistrati) il procuratore Roberto di Martino ha chiesto l’archiviazione. Analoga richiesta di archiviazione è stata formulata anche per l’originaria accusa di associazione a delinquere. Accusa che invece rimane in piedi per Cristiano Doni, Beppe Signori ed altri soggetti. Infine, per altri dieci indagati, tutti per lo più stranieri, la richiesta di rinvio a giudizio sarà formulata tra alcuni giorni. Nei giorni scorsi sia il Ct sia i vertici di Federcalcio si erano detti pronti ad affrontare qualsiasi evento, è perciò anche il possibile rinvio a giudizio, forti della consapevolezza dell’estraneità dell’indagato ai fatti contestati. Il Ct ha deciso di non dimettersi e di proseguire il lavoro con la nazionale in vista dell’Europeo del prossimo anno. E anche il presidente della Figc Tavecchio era stato chiaro: Conte resta al suo posto.

 

 

 

 

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