Ecco la «mozione dei quarantenni» per far risorgere Alleanza Nazionale

21 Lug 2015 7:01 - di Redazione

A circa settanta giorni dall’assemblea della Fondazione Alleanza Nazionale che dovrà decidere sull’eventuale genesi di un nuovo partito sulle ceneri di Fiuggi, si scaldano i motori delle varie «fazioni», e domani a Roma sarà presentata la cosiddetta «mozione dei quarantenni» che si propone di gettare le basi per far risorgere An.

Ecco la mozione dei quarantenni degli ex AN di tutti i partiti

A presentarla, alle 11 nelle comice del Grand Hotel Plaza di via del Corso, saranno sei membri quarantenni dell’assemblea dell’ente, impegnati politicamente sul territorio. Si tratta – racconta “Il Tempo” – di Sabina Bonelli, candidata alle recenti elezioni europee nelle liste di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Michele Facci, consigliere comunale di Forza Italia a Bologna, Fausto Orsomarso, consigliere regionale del gruppo misto in Calabria, Andrea Santoro, consigliere comunale di Ncd-Area Popolare a Napoli, Gianluca Vignale, consigliere regionale di Forza Italia in Piemonte, e Alessandro Urzi candidato sindaco del centrodestra a Bolzano.

L’Assemblea del 3 ottobre potrebbe essere il luogo del rilancio

Un «campionario» piuttosto vario di ciò che è rimasto dopo la diaspora del Pdl, che va dagli alfaniani ai berlusconiani fino ai Fratelli d’Italia. Contestualmente, è già partita una raccolta firme per coagulare intorno alla mozione il più alto numero di delegati possibile. Nel pomeriggio di domani, inoltre, si terrà il Comitato dei partecipanti di diritto e degli aderenti della Fondazione, proprio conl’obiettivo di gettare le basi per l’assemblea del 3 ottobre.

C’è grande attesa per un autunno di fuoco a destra: tante iniziative in programma

Un’assemblea, quella prevista tra poco più di due mesi, che si annuncia particolarmente infuocata. Perché se c’è chi – alemanniani ed ex finiani in prímis – guarda con favore alla nascita di un partito che possa vantare il pedigree (e la cassaforte) della fu Alleanza Nazionale, c’è chi in seno all’ente è deciso a contrastare il progetto in tutti modi.

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