Marò, l’India accetta l’arbitrato internazionale ma non rinuncerà al processo

13 Lug 2015 14:44 - di Mauro Achille

Si apre qualche spiraglio sulla vicenda dei nostri Marò.  La procura indiana ha accettato in Corte suprema il procedimento di arbitrato internazionale presentato dall’Italia per il caso dei nostri due militari. I giudici hanno quindi fissato un’udienza per il 26 agosto per ricevere il rapporto ufficiale del governo sulla questione.  All’inizio della seduta i legali dei maro’ hanno informato la sezione della Corte, presieduta dal giudice Anil R.Dave, dell’attivazione dell’arbitrato internazione prevista dalla convenzione dell‘Onu sul diritto del mare (Unclos) a sostegno della richiesta della sospensione di tutti i procedimenti giudiziari a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Successivamente e’ intervenuto il rappresentante del governo (Solicitor General), Ranjit Kumar, il quale ha chiarito che in quanto firmataria dell’Unclos l’India e’ tenuta ad accettare l’arbitrato in essa previsto per la soluzione delle controversie internazionali.

Marò, ora bisogna riportare in Italia anche Girone

A questo punto, la Corte ha fissato una nuova udienza il 26 agosto, entro cui il governo indiano presentera’ un rapporto e si discutera’ sulla possibile sospensione dei procedimenti. All’uscita il ‘Solicitor General’ ha confermato  l’accettazione dell’Arbitrato sottolineando pero’ che l‘India “partecipera’ per dire agli arbitri che la giurisdizione e’ nostra e non dell’Italia”. La notizia è stata accolta con sollievo dalla Farnesina. In una nota il ministero sottolinea che le decisioni della Corte suprema indiana sul caso dei Marò “confermano il consolidamento del percorso arbitrale intrapreso dall’Italia il 26 giugno”. “La Corte Suprema indiana – si legge nel comunicato – ha concesso una estensione di 6 mesi – e pertanto fino alla metà di gennaio 2016 – del periodo di permanenza in Italia del Fuciliere di Marina Massimiliano Latorre. La Corte ha inoltre rinviato al 26 agosto la decisione relativa alla nostra richiesta di sospendere il procedimento giudiziario interno per tutta la durata del procedimento arbitrale, avviato dall’Italia il 26 giugno scorso ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare”. “L’Italia si accinge ora ad attivare tutte le misure necessarie per consentire il rientro in Italia anche del Fuciliere di Marina Salvatore Girone”, conclude la nota. Proprio al commilitone sono rivolte le parole di Massimiliano Latorre a commento della notizia giunta dall’India. “Sono soddisfatto ma il mio pensiero è sempre rivolto a Salvatore e al desiderio di poterlo, riabbracciare al più presto, in Italia. E’ questo il mio pensiero più pressante, ogni giorno”.

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