Fornero: “Un errore toccare le pensioni”. Parla di quelle dei greci, però

2 Lug 2015 8:07 - di Redazione

«In Grecia, visto anche l’altissimo tasso di disoccupazione, per molte famiglie le pensioni sono probabilmente l’unica fonte di reddito. E alcune riforme sono già state fatte. Dunque non penso che serva riformare ancora tagliando le pensioni, ma per l’appunto si devono ridurre quelle scappatoie che aumentano la spesa, come le pensioni anticipate concesse con generosità o le pensioni di invalidità date m modo relativamente facile».

Secondo la Fornero, in Grecia le pensioni sono spesso l’unica fonte di reddito

«Le riforme hanno bisogno di tempo per entrare davvero m funzione: si cambiano le regole, ma anche se adesso le persone vanno m pensione a 65 o 67 anni, ci si porta dietro una pesante eredità del passato, di persone che sono andate in pensione magari a cinquant’anni e che resteranno pensionati di cinquantadue, cinquantatré, cinquantaquattro anni e cosi via…». Ma come è possibile – lo dice il Fmi – che la pensione media greca sia uguale a quella tedesca, con il piccolo particolare che il Pil di Atene è la metà di quello di Berlino? Per non parlare del calcolo che è stato fatto sui 580 «lavori usuranti», che vanno dai parrucchieri agli annunciatori radiofonici… «Certo, il sistema è stato generoso. Con il meccanismo della ripartizione, in cui le pensioni venivano pagate usando i contributi versati in quel momento da altri lavoratori, si potevano dare a tutti trattamenti che non avevano pagato e promettere ad altri lo stesso.È ovvio che questo aiuta la popolarità del governo in carica. E fino a quando l’economia va e non si manifestano i disequilibri che sono ad esempio frutto dell’invecchiamento della popolazione, tutto sembra sostenibile. Il fattore demografico, che in Grecia è molto forte, perché l’aspettativa di vita è più alta della media europea, e la crisi economica hanno dimostrato che non è così».

“Il problema della Grecia sono le troppe scappatoie e i tanti privilegi”

«Oltre a evitare i prepensionamenti bisogna ridurre i privilegi, perché in Grecia li hanno ridotti davvero poco. Sono ancora molto orientati sulle pensioni legate al sistema retributivo, che finiscono per essere più generose per i redditi più alti, cosa che ovviamente non ha motivo di essere. Spero solo che lì non ci sia una Corte Costituzionale che interpreti in modo sorprendente i diritti acquisiti, come è accaduto in Italia, e si possa essere severi con chi ha una pensione alta senza neppure averla pagata con i suoi contributi»

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