Eurotassa, Brunetta attacca Renzi: «Se ci sei, batti un colpo»

27 Lug 2015 15:32 - di Redazione

Fa discutere la proposta di un’eurotassa per finanziare un “bilancio separato”, gestito da un super-ministro europeo delle Finanze, lanciata da Wolfgang Schäuble, il “falco” del governo tedesco da sempre su posizioni ultrarigoriste. Soprattutto, fa discutere l’idea – rilanciata dal settimanale Der Spiegel – di una nuova governance comunitaria nata senza un preventivo concerto tra i partner e quindi fortemente indiziata di essere stata pensata a uso e consumo dell’economia dell’Europa del Nord. Persino scontato, dunque, che la sortita di Schäuble abbia finito per attirare più sospetti che consensi, soprattutto nel centrodestra, schieramento nel suo insieme meno genuflesso nei confronti dell’Ue.

Dopo Brunetta anche Fitto critica il premier

A rompere il ghiaccio è Renato Brunetta, capogruppo forzista alla Camera, che coglie al volo l’occasione per muovere un richiamo critico all’indirizzo del premier. «Le cose accadono ma Renzi non sembra accorgersene», scrive in una nota l’esponente azzurro che a sua volta introduce nel dibattito lanciata domenica del presidente francese Francois Hollande in occasione delle celebrazioni per i 90 anni di Jacques Delors, di un governo e di un parlamento comuni «per ridare una dimensione politica all’eurozona». Un’idea che Brunetta contrappone a quella  di Schäuble. «La proposta francese – prosegue infatti Brunetta – ha il pregio di cambiare le carte in tavola in Europa: non più l’imbuto voluto dalla Germania, fatto di controlli sempre più stringenti; cessioni progressive di sovranità; “compiti a casa” ma una nuova unione in cui davanti a tutto c’è la politica e la responsabilità». L’esatto contrario della proposta tedesca, «sempre più occhiuta e rafforzata» sotto il controllo della burocrazia comunitaria. «Di questo scontro – è la sconsolata conclusione di Brunetta – Renzi non ha capito nulla o, ed è ancora più grave, non sa con chi schierarsi: se fare asse con la Francia, e magari la Spagna, oppure obbedire anche in questa occasione ad Angela Merkel».  Di «follia dell’eurotassa, comunque immaginata», parla anche Raffaele Fitto, leader dei “Conservatori e riformisti” che anticipa «un doppio “no” (eurotassa e ulteriori cessioni di sovranità, ndr)».

Ma la Bei: utile a rafforzare l’Europa

La proposta sull’eurotassa piace invece alla finanza, che vi intravede la strumento per un rafforzamento dell’Europa. Ne è convinto il vice presidente della Bei (Banca Europea per gli Investimenti) Dario Scannapieco secondo il quale «solo con una maggiore unione si può recuperare la competitività persa» nel Vecchio Continente.

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