Casale San Nicola, liberato Mori. Meloni: «Ha difeso i cittadini» (Video)

18 Lug 2015 16:23 - di Eleonora Guerra
casale san nicola

Non è stato convalidato l’arresto di Giorgio Mori, il dirigente di Fratelli d’Italia fermato dopo le cariche della polizia contro gli abitanti di Casale San Nicola, a Roma, che protestavano per il trasferimento di un gruppo di immigrati in zona. A darne notizia è la presidente di FdI, Giorgia Meloni, che in mattinata, con una delegazione del partito, si era recata al tribunale di Roma, dove si svolgeva il processo per direttissima dell’ex consigliere municipale.

Meloni: «Noi dalla parte dei cittadini»

«Questa sentenza del tribunale, che arriva dopo una notte passata in carcere e un processo per direttissima, dimostra che abbiamo fatto anche questa volta il nostro lavoro», ha commentato Meloni, sottolineando che «abbiamo difeso i cittadini da una politica incapace di affrontare seriamente il problema dell’immigrazione e continueremo a farlo a Casale San Nicola come su tutto il territorio della Capitale e su tutto quello nazionale, fino a quando Renzi, Alfano, Marino e tutti i responsabili di queste politiche non capiranno che stanno producendo una guerra tra poveri». «Quanto è accaduto a Casale San Nicola è il frutto del clima di odio distribuito su tutto il territorio romano, che deriva dall’assenza di controllo dell’immigrazione», ha proseguito Meloni, ricordando che «oggi l’accoglienza viene imposta a colpi di business e di bandi. Milioni di euro vengono destinati per collocare indistintamente centri in qualsiasi punto del territorio della Capitale. Noi rimaniamo al fianco delle forze dell’ordine che sono state lasciate colpevolmente da sole».

La solidarietà di CasaPound

E «solidarietà a Giorgio Mori» è stata espressa anche dal vicepresidente di CasaPound Andrea Antonini, che con il suo movimento partecipa ai presidi al fianco dei cittadini di Casale San Nicola. Per Antonini, Mori è stato arrestato per aver difeso «il suo quartiere e le donne prese a manganellate mentre opponevano pacifica resistenza all’arrivo degli immigrati», mentre «una grande responsabilità in quanto accaduto a Roma nord» va attribuita alla «gestione irresponsabile e volutamente provocatoria dell’ordine pubblico».

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