Carabiniere picchia No Tav: dovrà scontare una pena ai Servizi sociali

15 Lug 2015 18:47 - di Roberto Frulli

Ha ottenuto la messa alla prova il carabiniere finito sotto processo con l’accusa di aver preso parte al pestaggio di un attivista “No Tav” durante gli scontri del 3 luglio 2011 in Val di Susa. Il militare, in forza ai “Cacciatori di Sardegna“, è nato e risiede nell’isola, e svolgerà il periodi di messa alla prova in una struttura in Costa Smeralda per la cura e la tutela di persone disagiate. All’attivista “No Tav“, che ebbe alcuni giorni di prognosi, è stato offerto un risarcimento di 1.500 euro. Quello di oggi è l’unico processo contro appartenenti alle forze dell’ordine scaturito dagli scontri del 3 luglio 2011, nei quali fra poliziotti e carabinieri si ebbero parecchie decine di feriti. Il maxi-processo ai No Tav, invece, si è concluso con 47 condanne.
Ed è, invece, tornato in carcere Lucio Alberti, uno dei tre anarchici No Tav che lo scorso 27 maggio è stato condannato a 2 anni e 10 mesi per aver partecipato all’assalto del maggio 2013 al cantiere di Chiomonte. Alberti si trovava ai domiciliari a Milano ma, secondo quanto si apprende, è stato sorpreso dai carabinieri mentre, per le scale della palazzina, si intratteneva con dei compagni. E’ stato portato in cella e verrà indagato per evasione.

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