Strage di Charleston, trovato il delirante “proclama” del killer

20 Giu 2015 18:27 - di Redazione

Strage di Charleston. Un vero e proprio “proclama”  per la supremazia bianca e decine di foto con le armi in pugno o nei luoghi storici delle sconfitte confederate nella guerra civile americana. Sputano da un sito, che risulta registrato nel febbraio scorso, e che – secondo gli esperti – è riconducibile direttamente a Dylann Roof, il killer della strage. Joey Meek, un amico del killer, ha detto che Roof  Voleva la segregazione razziale perche temeva che i neri stessero conquistando il mondo: ”Diceva di aver un piano, che lo stava elaborando da sei mesi”.  Intanto si apprrende che negli Stati Uniti  la media è di una ogni 64 giorni. Questo almeno tra il 2011 e il 2013. Nei 29 anni precedenti era di una strage ogni 200 giorni. A scattare la fotografia dell’America alle prese con stragi compiute con armi da fuoco e che hanno fatto più di quattro vittime è un’analisi condotta dalla School of Public Health dell’università  di Harvard e dalla Northeastern University. Oltre ad accadere con maggiore frequenza, le stragi di massa fanno sempre più  vittime: fra il 2003 e il 2013 hanno perso la vita in stragi di massa 285 persone. Nei tredici anni precedenti il bilancio era di 151 morti. I dati non prendono in considerazione l’attacco di Charleston fermandosi al 2013, ma secondo Mass Shooting Tracker fra l’1 gennaio 2014 e il 26 maggio 2015 si sono verificate 43 sparatorie in cui sono morte 195 persone. Si tratta di numeri elevati, che sembrano però  ‘piccoli’ rispetto al numero di persone uccise in attacchi che hanno causato solo una o due vittime e che sono sfuggiti all’opinione pubblica. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention sono circa 11.208 le persone uccise in omicidi con colpi di armi da fuoco negli Stati Uniti nel 2013. Il Bureau of Alcohol, Tobaccoo and Firearms stima in 310 milioni le armi da fuoco in possesso dei civili americani.

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