Sbarchi record, il governo in stato confusionale: “Italiani, non fate gli egoisti”

4 Giu 2015 9:43 - di Fulvio Carro

Le coste italiane prese d’assalto, sbarchi record, gli arrivi che continuano senza un attimo di sosta, dall’inizio di quest’anno i migranti sono già 47mila e si avviano a passo veloce a superare quota 50mila. Il governo Renzi è in stato confusionale, non sa come muoversi, è stato preso in giro dall’Europa, non ha saputo reagire. La patata bollente resta nelle mani dell’Italia, il Viminale ha chiesto ai prefetti un nuovo sforzo: servono 7.500 posti in breve tempo e ha inviato una circolare. Ma dai governatori di Lombardia e Veneto è arrivato un netto “no”. E il governo Renzi se la prende con tutti, parlando di “egoismo sociale”. Sotto accusa, dunque, chi protesta, gli italiani (e i partiti che si oppongono all’invasione) ricevono di nuovo l’etichetta di “razzisti”.

Sbarchi record, l’opposizione all’attacco

Il sistema di accoglienza è in sofferenza: quasi 90mila sono gli stranieri ospitati e gli arrivi concentrati in pochi giorni rischiano di farlo saltare. La “stella polare” seguita nello smistamento è quella del piano sottoscritto insieme alle Regioni nel giugno dello scorso anno: un modello matematico che tiene conto della grandezza della regione, del numero di abitanti e del Pil. Parametri che indicherebbero la Lombardia come la destinataria del maggior numero di migranti: 1.517 unità ogni 10mila migranti, 788 per il Veneto. Matteo Salvini non usa giri di parole: “Alfano e prefetti, smettetela di rompere le palle e pensate agli italiani”. Giorgia Meloni non usa mezzi termini: “Clandestini rimpatriati e profughi ripartiti tra gli Stati europei e non tra le Regioni italiane. È così difficile da capire?”.

Il no di Lombardia e Veneto

Il governatore lombardo Roberto Maroni mette i paletti: “ Noi abbiamo già avuto un carico eccessivo “. Gli fa eco l’appena rieletto presidente del Veneto, Luca Zaia. “Non c’era alcun dubbio che, passata la fase della frenata elettorale, il ministro Alfano ricominciasse a inondare il territorio di immigrati e le Istituzioni di circolari ultimative. Non serve a nulla. Il no del Veneto a ricevere altri immigrati era e resta totale, li impongano pure, li mettano nelle topaie delle caserme dismesse, ma se ne assumeranno anche tutta la responsabilità, umana e sociale”. Contro la nuova circolare anche Mariastella Gelmini (Fi). “La proposta del governo di scaricare sulle regioni del Nord, in particolare la Lombardia, il maggior numero di rifugiati in arrivo dal Nord Africa – rileva – sembra fatta su misura per esacerbare gli animi e creare un clima di ostilità che questi disperati non meritano”. Al Viminale prendono atto dei rifiuti e confidano nella capacità dei territori di far fronte alle esigenze di accoglienza: “Dobbiamo sconfiggere – dice il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico – quelle posizioni che alimentano l’egoismo sociale e territoriale”. L’extrema ratio è la requisizione degli alloggi necessari, tenuto conto che da qualche parte dovranno pur essere sistemati i migranti in arrivo.

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