Salvini: “Io pronto per Palazzo Chigi. Ho già la lista dei Ministri”

4 Giu 2015 8:43 - di Redazione

Matteo Salvini, candidato del centrodestra a Palazzo Chigi, vero o falso? «Gli ultimi risultati dicono che le idee della Lega piacciono, altrimenti non si conquista un secondo posto in Toscana, o non si va in Umbria, dove il giornale della regione, che ho qui, titola “La Lega asfalta il centrodestra”. Ma sono abituato a ragionare in base alla realtà, settimana dopo settimana». E’ un Matteo Salvini raggiante, quello intervistato da Repubblica.

Salvini invita alla calma: “Io leader? Vediamo. Ma la Lega piace”

«Nella mia testa ho già tante persone, per l’economia, per l’industria, per l’agricoltura. La squadra c’è, non andrei al buio, per questo non mi tremano le vene dei polsi, ipotizzando di essere io il futuro presidente del Consiglio». E, in questo percorso, candidarsi a sindaco di Milano può essere una tappa? «Tappa fare il sindaco della ritta più bella del mondo? Tappa lei dice? E’ un sogno, è un punto di arrivo di una vita, il sindaco è il mestiere più bello del mondo per un politico. Ma non so se si vota alle politiche nazionali l’anno prossimo, o quando, i giochi sono aperti…».

“Ho già pronta la lista dei ministri”, annuncia Salvini

Luca Zaia ha stravinto in Veneto, ed era un bis. Avrà un ruolo nazionale importante? «E’ stato l’ultimo ministro dell’agricoltura che la gente ricordi, Zaia ha già un ruolo nazionale». Per lei Silvio Berlusconi, classe di nascita 1936, è politicamente ko? «Troppi l’hanno dato per morto, ma ha creato un impero imprenditoriale e ha ancora un seguito personale». Ma in vent’anni che cos’ha fatto? «In politica estera ha fatto bene, per i suoi rapporti con la Russia di Putin, con gli Stati Uniti, con il Nordafrica, faceva rispettare l’Italia, con lui mi sentivo più sicuro».

“La mia idea è quella di Miglio: le Italie”, spiega Salvini

«Secondi in Toscana, piazzati benissimo in Liguria, siamo in Umbria, nelleMarche, meno al Sud. Ma abbiamo l’idea di un’Italia con l’autonomia per tutte le regioni». Forse che dalla Lega Nord, con capisaldi in Veneto e Lombardia, si passerà alla “Lega d’Italia”, presente ovunque, isole comprese? «No, non esiste la Lega d’Italia. Non si cambiano le tradizioni, non così rapidamente in ogni caso. Noi a Pontida avremo già le bandiere sarde, siciliane, del Salente. Molti l’hanno dimenticato, ma era stato un insegnamento del professor Gianfranco Miglio quello delle “Italie diverse” da coordinare”.

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