Salvini: «Fisco, migranti, lavoro e Ue: ecco l’accordo con Berlusconi»

25 Giu 2015 7:25 - di Redazione

Su “Il Giornale” della famiglia Berlusconi, Matteo Salvini spiega i dettagli dell’accordo di Arcore e rivendica le sue posizioni: «Sui temi che interessano agli italiani c’è grande sintonia. Politica estera? Il Cav batte Renzi 10-0». «Dicono che abbiamo parlato di legge elettorale, candidature, collegi da spartirci tra Nord e Sud. Niente di tutto questo». Allora l’accordo non c’è. «Non e cosi. Sono uscito molto soddisfatto perché sui temi concreti che interessano agli italiani ora con Berlusconi c’è grande sintonia». Cosa avete mangiato? «Prosciutto e melone, verdure e gelato». Siete stati leggeri. E come vi siete lasciati? Con un patto? «Con parole finalmente chiare su Renzi: basta Nazareno uno, due, tré. La parola fine su ogni possibilità di inciucio». Ma Fi ha pagato atteggiamenti responsabili in un momento difficile per il Paese. «Renzi è pericoloso per l’Ita lia e per l’economia. Nei primi quattro mesi del 2015 hanno già chiuso 20mila negozi, questa è una strage».

Addio patto del Nazareno: è accordo tra Salvini e Berlusconi

C’è un nuovo asse Lega-Fi? «C’è l’accordo su come affrontare Europa, immigrazione, tasse, lavoro, Via l’Imu agricola e quella sulle case». Ormai anche la sinistra sembra riconoscere che l’immigrazione è un’emergenza e non una risorsa. «Con Berlusconi abbiamo concordato sul disastro della coppia Renzi-Alfano. Questo è un ottimo punto di partenza». La politica estera? «Io non ho mai lesinato critiche a Berlusconi, ma in politica estera batte Renzi dieci a zero. Basta pensare a cosa ha fatto Berlusconi con la Libia, la Russia, gli Usa e cosa non sta facendo Renzi con i marò». Non dirà mica che Berlusconi vuole uscire dall’Europa. «È invece è d’accordo con noi a ridiscutere i trattati: Schengen, Maastricht, Dublino. Ora laLeganonèpiùsolaacombattere contro un’Europa sbagliata e una moneta sbagliata».

“Berlusconi vuole ridiscutere i trattati UE”, racconta Salvini

L’accordo sulla flat tax, la tassa unica è più facile. «Berlusconi dice di fissarla al 20 per cento, noi al 15. Ma sono dettagli, il grave è che oggi con Renzi alcuni produttori sono costretti a lasciare allo Stato il 70 per cento». La teoria sembra funzionare, ma voi al governo insieme ci siete già stati. «A Berlusconi ho detto che non dobbiamo rieditare vecchie alleanze. Ci siamo liberati finalmente di pesi morti come i Fini, i Casini, gli Alfano». Con l’Italicum per vincere dovete tornare insieme. «Io non ho mai fatto alleanze a ogni costo e in base alle leggi elettorali, solo un programma omogeneo ti fa vincere. Basta guardare il Veneto».

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