Riforma del Catasto uguale nuove tasse sulla casa: Renzi ci ripensa

23 Giu 2015 7:33 - di Redazione

Riecco la riforma del Catasto. “Da dieci anni – scrive Alessandro Barbera su “La Stampa” – a questa parte non c’è governo che la prometta. Perché fa pagare troppo ad alcuni e troppo poco ad altri, soprattutto se questi ultimi possiedono muri medievali con vista mozzafiato, categoria A4 popolare”.

Sia Letta che Renzi avevano investito molto sulla riforma del Catasto

Il governo Letta – ministro Delrio – ci si era messo di buzzo buono. Lo stesso ha fatto Renzi. E in effetti la riforma era pronta in ogni suo dettaglio. Ma prendere decisioni impopolari non è mai semplice. Soprattutto se tocca farlo quando il consenso è in calo e si cerca di invertire la tendenza. E così il premier ha deciso di rinviare. «Troppo alto il rischio di far aumentare le tasse», spiegano da Palazzo Chigi”.

La paura di Renzi: riforma del catasto avrebbe aumentato le tasse nelle grandi città

Fra i decreti di attuazione della delega fiscale che verranno approvati oggi dal consiglio dei ministri non ci sarà quello sugli immobili. Se ne riparlerà probabilmente in autunno, insieme alla riforma della tassa sulla casa. Il problema era noto sin dall’inizio, e per questo nella delega fiscale era stato introdotto il principio della «invarianza di gettito» nazionale.

Ancora una volta rinviata la riforma del Catasto: la politica non sa più decidere

Ad un passo dal traguardo il governo si è reso conto che avrebbe funzionato a macchia di leopardo: come evitare ad esempio la stangata nelle grandi città? Allora meglio rinviare, magari tentando di imporre l’invarianza di gettito ai Comuni ai quali il governo ha promesso nel 2016 una nuova e (si spera) più semplice tassa sulla casa. Oggi, di ritorno da Bruxelles Renzi deciderà se sfogliare ulteriormente la margherita della delega fiscale.

Renzi è fermo, immobile, con la paura di perdere altri consensi

A Palazzo Chigi hanno deciso di rinviare ogni decisione che aumenti la spesa o politicamente sensibile: è il caso della riforma della riscossione o delle norme che promettono di abbassare le tasse ai piccoli imprenditori con la nuova Iri, l’Imposta sui redditi d’impresa. Renzi rinvierà tutto alla legge di Stabilità

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