Un proiettile per Marino. Bischerata o minaccia? Ma ora non faccia l’eroe…

25 Giu 2015 11:17 - di Romana Fabiani

Un proiettile per Ignazio Marino. Un’altra tegola, nuovo materiale giornalistico nella infinita telenovela che lo vede protagonista in queste settimane. Non è escluso,  visto il personaggio, che il sindaco delle gaffe trasformi l’episodio in un’occasione per atteggiarsi a “eroe”. Intorno alle 22,30 di mercoledì sera una busta contenente un proiettile e delle minacce, indirizzata a Marino, è stata trovata al centro smistamento postale dell’aeroporto di Fiumicino. La Polaria ha preso in consegna la busta a disposizione dell’autorità giudiziaria. All’interno un proiettile inesploso calibro 9×21 e una lettera scritta a mano.

Chi ha paura di Marino?

Lo scherzo di un buontempone o una minaccia seria? Certo è che il chirurgo prestato alla politica, detestato dai romani e ormai indifendibile anche dal suo partito, non è un’ icona di popolarità. Marino non è né il primo né sarà l’ultimo dei personaggi pubblici fatto oggetto di minacce, ma il suo è un profilo davvero insolito per pensare che qualcuno voglia fare sul serio. Immediata neanche a dirlo la solidarietà del Partito democratico, una boccata d’ossigeno per Marino. «Vogliamo testimoniare la nostra solidarietà e vicinanza e quelle di tutto il gruppo Pd al sindaco Marino, destinatario di una busta contenente un proiettile», scrive il capogruppo democratico in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo, «le minacce contro il Primo cittadino le consideriamo pertanto come rivolte a tutti noi».

Si prepara a fare l’eroe?

Il sindaco della Città Eterna, che resiste come un samurai alle dimissioni dopo lo tsunami di MafiaCapitale, il sindaco che non molla la poltrona anche se sfiduciato da tutti, che parla troppo e a sproposito, pochi giorni fa è finito nel mirino per aver pronunciato una “innocua” frasetta contro la destra che, a suo dire, deve «tornare nelle fogne». L’affermazione, indegna di chiunque ma ancora più grave perché pronunciata da un sindaco, ha scatenato un putiferio di polemiche e di rabbia sui social: centinaia di commenti, molti dei quali per nulla “bellicosi” del tipo “Poveraccio, ormai è al capolinea…” oppure “non commento certi deliri”. L’impressione generale è che il sindaco di tutti i romani non resista più alle pressioni e alla tempesta giudiziaria che lo vede protagonista. Si attendono le sue reazioni alla busta con il proiettile, giocherà al ruolo della vittima oppure sfodererà i suoi sorrisetti in segno di vittoria? Quei sorrisi che ha elargito in consiglio comunale mentre consiglieri dell’opposizione e cittadini invocavano le sue dimissioni immediate.

 

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