Pd, direzione infuocata in vista. Renzi teme di andare sotto al Senato

6 Giu 2015 11:04 - di Lisa Turri

Oggi come non mai il premier Matteo Renzi ha bisogno di fare appello all’unità del partito. Ed è ciò che farà lunedì alla Direzione del partito, magari concedendo qualche apertura sul ddl scuola. Si tratta del primo ostacolo da superare anche perché alla commissione Istruzione del Senato è in discussione la prossima settimana proprio la controversa riforma sulla scuola e la maggioranza può contare solo su 14 voti contro 12, come spiega La Stampa in un retroscena.

Scuola, un odg può mettere in difficoltà Renzi

Tre senatori però appartengono alla minoranza del partito: si tratta di Tocci, Mineo e Martini. I primi due hanno predisposto un odg che può mettere in difficoltà il governo: chiede infatti di stralciare le assunzioni dei precari dalla riforma, richiesta già avanzata e fino ad ora sempre respinta da Renzi. Se il muro contro muro dovesse continuare i senatori dem ribelli potrebbero unirsi all’opposizione e per il premier sarebbe un ulteriore smacco, uno “schiaffo” che a livello d’immagine sarebbe troppo pesante da digerire.

Cosa dirà Renzi in Direzione?

E allora? Allora è molto probabile che Renzi tenda la mano alle critiche interne, magari rivendendo il punto sui poteri dei presidi. In Direzione poi, dicono i più informati, chiederà anche di farla finita con gli esponenti del Pd che vanno nei talk show a parlare male del governo e del partito. Ci sono i ballottaggi delle comunali, il partito a Roma è affondato dallo scandalo Roma Capitale. Uno scontro aperto sarebbe letale, meglio cercare da subito un accordo sulla scuola e affrontare il disagio intestino con il mantra dell’unità necessaria e responsabile.

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