Ostia, da Casapound “no” al degrado: «Via le bancarelle abusive dei rom»

24 Giu 2015 13:57 - di Redazione

Per la terza settimana consecutiva Casapound “blocca” le bancarelle abusive dei rom nel municipio di Ostia. «Siamo stanchi del degrado – spiega il responsabile di Casapound Italia del litorale romano, Luca Marsella – e con alcuni cittadini che condividono questa nostra iniziativa stazioniamo qui, in via delle Sirene». Via delle Sirene è la strada che ogni mercoledì si riempie di mercanzie, spesso refurtiva, o di cianfrusaglie ripescate dai cassonetti dell’immondizia, secondo quanto hanno segnalato ed in qualche caso anche denunciato dai residenti.

Casapound: «Esposte refurtiva e cianfrusaglie raccolte dall’immondizia»

Il tema del degrado urbano del litorale romano si fa sempre più stringente. Con i suoi oltre centomila abitanti – numero che in estate cresce in misura esponenziale pe le presenze turistiche – Ostia si sta trasformando da risorsa in problema, complice anche l’emergenza immigrazione e soprattutto la presenza di folte comunità nomadi con le quali l’integrazione è pura utopia. I mercatini abusivi di via delle Sirene, ma anche di via Oletta, ne sono solo l’aspetto più evidente. Nessuna meraviglia, dunque, se l’iniziativa – limitatasi alla sola presenza nelle aree abusivamente occupate per i mercati degli attivisti di Casapound – stia riscuotendo il sostegno dei residenti.

E Marino, intanto, pensa alla poltrona

È tuttavia evidente che il volontarismo non può ripristinare la legalità se non c’è un deciso intervento delle istituzioni, a cominciare da Roma Capitale, il cui sindaco Ignazio Marino – già di suo poco propenso a farsi carico delle vere emergenze della città, soprattutto rom e immigrati – è oggi esclusivamente preoccupato di trattenere la poltrona che il suo stesso partito, il Pd, gli vuole sfilare. Se n’è avuta ulteriore prova proprio in questi giorni con l’invio di molti agenti tra polizia municipale e forze dell’ordine per la demolizione della struttura di approdo del pontile quando, invece, si sfoggia grande tolleranza nei confronti di chi a Ostia e sul litorale romano causa il degrado.

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