Iraq, nuovo schiaffo dell’Isis: una chiesa trasformata in una moschea

8 Giu 2015 15:48 - di Redazione

Nuove aggressioni simboliche e militari da parte dell’Isis nella sua crociata per imporre il Califfato sull’Occidente nemico. L’ultima notizia choc che arriva dall’Iraq  riguarda l’apertura di una nuova moschea voluta dall’Isis sulle ceneri di una chiesa cristiana. A un anno dalla conquista della città irachena di Mosul avvenuta tra il 9 e il 10 giugno del 2014, l’Isis ha annunciato l’imminente apertura della Moschea dei mujaheddin, ricavata dalla trasformazione della ex chiesa dedicata a Sant’Efrem, uno dei luoghi cristiani più grandi della città.

L’ultima crociata dell’Isis

La notizia è stata riportata dall’agenzia Fides che lo scorso novembre aveva documentato che la chiesa siro-ortodossa era stata «svuotata dei suoi arredi interni con i banchi e altre suppellettili messe in vendita nell’area antistante il luogo sacro». Divelta anche la croce che svettava sulla cupola. Subito dopo la conquista della città, poi proclamata capitale dello Stato islamico, i miliziani dell’Isis avevano scelto la chiesa di Sant’Efrem come sede del Consiglio di stato.

Raid in Siria

Resta incandescente il fronte siriano dove nelle ultime 24 ore l’Isis ha segnato una lieve battuta d’arresto: le forze lealiste siriane e le milizie curde alleate infatti hanno respinto l’attacco dell’Isis nel nord-est della Siria, nella regione di Hasake. Lo riferiscono fonti locali precisando che, dopo l’offensiva dei giorni scorsi dell’Isis a sud di Hasake, capoluogo dell’omonima regione a maggioranza curda, i rinforzi arrivati a governativi e curdi hanno contribuito a frenare l’avanzata jihadista. Anche nella zona est della provincia di Aleppo, nel Nord della Siria, continuano i raid aerei della Coalizione internazionale guidata dagli Usa. Con l’ultimo attacco sono saliti a 148 le vittime civili dei bombardamenti anti-Isis cominciati lo scorso settembre: nel raid di domenica su Al Dali, un villaggio nel Nord-Est della provincia di Aleppo, un uomo, sua moglie e i loro cinque figli sono rimasti uccisi.

 

 

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