Giocavano a fare i gangster per strada: fermati a Verona cinque africani

19 Giu 2015 14:30 - di Redazione

Sono arrivati indossando giubbotti antiproiettili e armati di mitraglietta, pronti a neutralizzare gli ‘obiettivi’, ma quando hanno circondato la ‘gang’, i poliziotti della questura di Verona si sono resi conto che quello che imbracciavano cinque nigeriani erano fucili e pistole giocattolo e che non erano banditi, ma solo un gruppo di amici che stava girando un video amatoriale, incuranti del set scelto. L’allarme era scattato dopo che cittadini avevano fatto diverse chiamate al 113, segnalando, atterriti, che sul Lungadige Catena c’erano cinque uomini di colore, vestiti di scuro e con fare minaccioso, e che stavano salendo su un’auto armati di fucili a pompa e pistole. Alcuni hanno anche detto di essere stati fatti allontanare con la minaccia delle armi.

Volevano girare un film

La Sala operativa della questura scaligera ha fatto subito confluire sulla zona due ‘volanti’ a sirene spiegate con agenti in assetto ‘da guerra’, pronti ad affrontare una situazione ad alto rischio. Arrivati sul posto, gli agenti hanno prima controllato che non ci fossero passanti nei paraggi, mettendo l’area in sicurezza e poi hanno intercettato i presunti sospetti, accerchiandoli. Ci sono stati momenti di altissima tensione: gli agenti hanno intimato agli stranieri di lasciare immediatamente le armi e di posarle a terra, consiglio che hanno subito eseguito vedendosi nel mirino delle mitragliette d’ordinanza. E’ bastata un’occhiata, da vicino, agli agenti per capire che si trattava di armi giocattolo, tutte però prive dei necessari tappi rossi. Hanno appreso subito dopo che non si trovavano di fronte ad una banda di criminali, ma di cinque tunisini, quattro uomini e una donna, che con imprudenza stavano girando una sorta di video amatoriale, come testimoniato dalla telecamera impugnata da uno di loro. Per essere più convincenti, gli africani hanno allontanato con le minacce delle armi i passanti da quello che solo loro sapevano essere semplicemente un “set”. Caricati sulle auto di servizio, i cinque sono stati portati in questura. Hanno un’età tra i 34 e i 45 anni e vivono da tempo a Verona: tre, è stato accertato, erano gli attori, un quarto il regista e l’ultimo il suo assistente, tutti denunciati. La loro posizione è al veglio ora della Squadra Mobile e dalla Digos.

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