Ecco la prima decisione di De Luca in Campania: condono per tutti

6 Giu 2015 7:47 - di Redazione

Come si possono demolire 80.000 alloggi? Vincenzo De Luca apre a una possibile sanatoria degli abusi edilizi in Campania. «Bisogna essere pratici», dice il governatore ma, aggiunge, «escludouna sanatoria pertre categorie di abusivi: primo, per à abusivismo in luoghi di vincolo assoluto; secondo per chi ha costruito in zone con pericolo per la pubblica incolumità; terzo avevi già un alloggio di proprietà e hai fatto l’abuso. In questi casi nessuna sanatoria. Ma L’ambiente, le strategie per gli altri si approvano leggi per consentire di mettere ordine e far pagare il dovuto». Se c’è un povero Cristo che nell’ entroterra campano, senza danneggiare nessun paesaggio, ha fatto l’abuso, lo si sana perché non abbiamo alternative. E sugli abusi di necessità sì alla sanatoria: «È realismo.

Condono e sanatorie, De Luca inizia così

 

«A me non piace la sanatoria, ma mi confronto con la realtà – dice a Radio 24 – È materialmente impossibile demolire 80mila alloggi. Avete forse le cave per portare il materiale di risulta? Bisogna essere pratici». È, questa, la seconda presa di posizione del governatore eletto in poche ore (dopo lo stop alla realizzazione di altri termovalorizzatori). Ma De Luca, intervenendo anche a Lira Tv, parla a tutto campo. E spara a zero contro la giunta Caldoro e gli avversari politici.

De Luca promette posti pubblici

Sull’emergenza disoccupazione, invece, lancia l’idea delle «guardie ambientali»: «Nella Terra dei fuochi i roghi continuano. E allora stiamo studiando la possibilità di occupare i lavoratori dei Consorzi di bacino e quelli del comparto idraulico-forestale in un grande progetto di vigilanza sui territori». Altre bordate alla giunta Caldoro arrivano sui fondi europei; «Sono molto preoccupato per centinaia di amministrazioni comunali che hanno avviato opere con i decreti di accelerazione della spesa messi m piedi con un’approssimazione amministrativa che renderà impossibile rendicontare qualsiasi intervento. Il risultato è che molti Comuni perderanno i fondi e dovranno coprire le opere con il bilancio ordinario rischiando il default. Dovremo fare l’impossibile per aiutarli anche contrattando con l’Unione europea».

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