Spacciatore clandestino e latitante, rientra in Italia alla guida di un gommone

12 Giu 2015 9:41 - di Redazione

La polizia di Stato di Ragusa ha arrestato un somalo, ricercato a Livorno, arrivato due giorni fa nel porto di Pozzallo. L’uomo, fuggito dall’Italia perché ricercato, è rientrato con un barcone partito dalla Libia, ed è sbarcato con altri migranti in Sicilia. Ma i controlli della squadra mobile hanno permesso la sua identificazione ed è stato arrestato. Gli agenti gli hanno notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip di Livorno, su richiesta della locale Procura, e lo hanno condotto in carcere.  Potrebbe essere stato lui lo scafista del gommone con a bordo 78 migranti soccorsi dalla nave “My Phoenix”. L’imbarcazione gestita dall’organizzazione umanitaria “Migrant offshore aid station” in collaborazione con Medici senza Frontiere è approdata ieri nel porto di Pozzallo. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura di Ragusa a conclusione di indagini eseguite dalla squadra mobile della Questura in collaborazione con carabinieri e guardia di finanza.

Un altro clandestino incastrato dalla Ferrari

Vicini Messina la polizia ha arrestato invece Omar Mechiri, tunisino, 22 anni con l’accusa di essere lo scafista del barcone in legno su cui sono stati salvati, nel Canale di Sicilia, più di 260 migranti sbarcati due giorni nel Porto di Messina. Ad incastrarlo una maglietta con il simbolo del cavallino rampante e la scritta Ferrari sul colletto. Gli altri migranti lo hanno individuato con facilità e indicato agli investigatori. Era stato il pattugliatore svedese Poseidon a trovare in mare aperto i profughi e trarli in salvo.

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