Servizi taroccati, non solo Fabio e Mingo: Mediaset “licenzia” giornalista

13 Mag 2015 15:41 - di Ginevra Sorrentino

Servizi taroccati: non solo Fabio e Mingo. La denuncia, ancora una volta, arriva in anteprima da Striscia la Notizia, che come spesso accade, ha lanciato il caso di un giornalista autore di servizi “falsi”. Professionista con cui Mediaset ha annunciato in queste ore di aver «interrotto ogni rapporto professionale». Si tratterebbe di Fulvio Benelli, nei confronti del quale l’azienda starebbe valutando «le opportune iniziative legali», nello specifico relativamente a due servizi andati in onda rispettivamente a Quinta colonna il 27 aprile 2015, e a Dalla vostra parte il 3 aprile.

Servizi taroccati: la denuncia Mediaset

«Da oggi abbiamo interrotto ogni rapporto professionale e valuteremo le opportune iniziative legali nei confronti del giornalista Fulvio Benelli – hanno spiegato a riguardo Claudio Brachino, direttore di Videonews e responsabile di Quinta colonna, e Mario Giordano, direttore del Tg4 e responsabile di Dalla vostra parte – per i due servizi Truffatore rom: così rubo le macchine agli italiani e Sono d’accordo se fanno lo sterminio, andati in onda rispettivamente su Quinta colonna (27 aprile 2015) e su Dalla vostra parte (3 aprile 2015). Come già denunciato da Striscia la notizia, infatti, il soggetto intervistato sarebbe la stessa persona che ha «interpretato il ruolo di truffatore rom e di estremista musulmano», a seconda delle circostanze e delle esigenze giornalistiche, «senza essere né l’uno, né l’altro».

Il fattore “credibilità”

«Con questi servizi – hanno peraltro sottolineato Brachino e Giordano – Benelli ha ingannato la buona fede delle nostre testate, rischiando di recare un grave danno al lavoro sempre corretto e professionale della redazione e dei colleghi. La nostra credibilità nell’approfondire fatti e notizie è nota al pubblico, che non a caso sta attribuendo grande successo a entrambi i programmi. E per fortuna esistono gli anticorpi per individuare ed espellere chi, a questa credibilità, attenta in qualsiasi modo». E non poteva certo esimersi dall’esprimere un suo parere anche il conduttore di Quinta colonna e di Dalla vostra parte, Paolo Del Debbio, che a riguardo ha a sua volta dichiarato: «Siamo sempre stati chiari e onesti con i nostri telespettatori e continueremo ad esserlo. Perché vogliamo stare in mezzo alla gente, vogliamo raccontare i problemi del Paese con impegno e serietà, come abbiamo sempre fatto, senza lasciare spazio alcuno a chi tradisce la fiducia nostra e quella del pubblico». E dato che si tratta di una degenerazione professionale – quella denominata del “servizio tarocco” – di una anomalia che ultimamente sembra contagiare in maniera virale, attaccando come un corpo estraneo gli organismi editoriali, aggredendone credibilità e integrità, speriamo davvero che bastino gli «anticorpi» evocati da  Brachino e Giordano come antidoto alla beffa.

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