Picchiata nella metro di Roma da una baby gang di rom: «Volevo fermarli»

5 Mag 2015 13:43 - di Fortunata Cerri

Picchiata con pugni in faccia perché voleva fermare nella metropolitana una baby gang di borseggiatori rom. La metropolitana di Roma è una giungla e ha il volto dei ragazzini rom che frugano indisturbati nelle tasche e nelle borse di passeggeri e turisti. Approfittano della confusione, si infilano tra le persone, agiscono in piccoli gruppetti e sfilano portafogli e telefonini ai malcapitati. Non solo, arrivano a minacciare e picchiare chi osa “disturbarli” mentre sono in azione. Borseggi e aggressioni: succede quotidianamente come testimoniano i tantissimi video che girano sul web.

Rom in azione, il racconto di una giovane donna

La disavventura è toccata, tra gli altri, anche a una giovane donna di 27 anni che ha deciso di raccontarla al Messaggero: «Non ho ancora smaltito la rabbia. Sembrava una bambina e invece quella piccola nomade è già una ladra. Mi ha spintonata e io ho cercato di bloccarla ma lei mi ha preso per i capelli e mi ha sferrato un pugno al volto». Francesca, è questo il suo nome, lavora in un bar del centro e come ogni mattina ha preso la metro A e alla fermata Barberini ha subito l’aggressione. È stata vittima di tre ragazzini rom di 14 anni, due femmine e un maschio che appena sorpresi a rubare all’interno della metropolitana se la sono data a gambe levate. La loro corsa è stata interrotta da Francesca che si trovava proprio davanti alla porta del vagone. Francesca è stata prima spintonata poi ha cercato di bloccare una delle due ragazzine. Ma la rom le si è subito avventata contro, le ha tirato i capelli colpendola poi con un pugno in viso che le ha fatto sanguinare il naso.

«Ogni mattina sui vagoni la solita scena»

«Stavo andando al lavoro – ha raccontato – Eravamo tutti stipati in metro. A un certo punto la solita scena. Un signore si è messo a gridare richiamando l’attenzione degli altri passeggeri sui tre nomadi. I ragazzini avevano sfilato  il cellulare dalla tasca di un signore. Si è subito scatenato il parapiglia. Il proprietario è riuscito a riprendersi il telefono. A Barberini il convoglio si è fermato e i minorenni hanno cercato  di fuggire imboccando rapidamente una delle uscite  del convoglio. Una delle ragazzine mi ha preso in pieno, mi ha fatto cadere. Io ho cercato di acchiapparla ma lei ha reagito in modo violento sferrandomi un pugno al naso». La ragazza è stata poi soccorsa e portata all’Umberto I in autombulanza. «Ormai – ha concluso – ogni giorno è una battaglia. Questi adolescenti agiscono con metodo. Salgono sui vagoni della metropolitana con il loro compito da compiere: derubare i passeggeri».

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