Attentato a Kabul, anche un italiano tra le 14 vittime

14 Mag 2015 10:35 - di Redazione

La Farnesina conferma: morto anche un italiano nell’attentato  a Kabul, in Afghanistan, operato da un gruppo di militanti talebani alla guest house Park Palace nel quartiere di Shahr-e-Naw, durante il quale sono morte 14 persone. Il residence frequentato da stranieri era stato preso d’assalto da un commando di tre-quattro terroristi, probabilmente talebani, in un’azione armata che è durata sette ore. Ma nella laconicità e confusione delle notizie emerse, la polizia afghana afferma di aver evacuato e portato in salvo una ventina degli ospiti, almeno uno dei quali era ferito. Secondo alcuni testimoni, al momento dell’assalto le persone all’interno erano almeno 80-100, delle quali non si conoscono al momento nel dettaglio le nazionalità. Ma secondo un testimone americano, Amin Habi, che è riuscito a salvarsi, gli ostaggi ancora all’interno potrebbero essere una quarantina e ci sarebbero degli americani. Era un cooperante l’italiano secondo quanto si apprende. Si chiamava Sandro Abati, 48 anni, originario del bergamasco. Secondo le stesse fonti il cooperante si trovava nella guesthouse insieme alla compagna, di origini kazake, anche lei rimasta uccisa nell’attacco.

Kabul, le rivendicazioni dei talebani

Al Park Hotel, molto frequentato da stranieri per la sua vicinanza ai vari compound delle Nazioni Unite e a un ospedale internazionale, in serata era in corso un party con musica in onore di un ospite canadese, quando c’è stata l’irruzione. Nelle prime fasi, a quanto si è appreso dalla polizia, uno dei terroristi sarebbe rimasto ucciso. Contraddittorie anche le notizie che riguardano i cittadini indiani: l’ambasciatore a Kabul ha dapprima detto che tutti i cittadini indiani erano stati messi in salvo, salvo poi annunciare la morte du uno di loro.  La polizia in assetto antiterrorismo è presente ovunque attorno all’edificio della guesthouse, che contiene stanze e locali per gli ospiti temporanei e un’area riservata agli expat, cioè agli stranieri residenti. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, in una email inviata ai media afghani ha detto che il gruppo ha preso di mira il residence perché frequentato da stranieri. Secondo la rivendicazione a condurre l’attacco è stato un solo uomo, non tre come precedentemente affermato dal governo afgano, ma la notizia non ha ancora trovato conferme.

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