Salvini risponde a Renzi: «Se io sciacallo, qualcuno è un becchino»

21 Apr 2015 21:20 - di Mariano Folgori

Salvini rispone per le rime a Renzi. Al leader della Lega non è proprio andata giù la velenosa battuta  venuta in giornata dal premier: “Gli sciacalli tornino a casa, la demagogia non serve è il tempo della politica” . Così ribatte Salvini durante la registrazione di Porta a Porta. “Se io sono uno sciacallo , qualcuno è un becchino. Se non ci fossero stati 700 morti, ci sarebbe stato il Consiglio straordinario? Si sarebbero svegliati Alfano e Renzi? Era una tragedia annunciata e c’è chi ha sulla coscienza cinquemila morti”. E così rincara la dose:  “Quando parlavo di un milione di persone pronte a partire, ero allarmista. Ora ne parla l’Onu e sono diventato uno sciacallo”.

«Il Pd votò a favore della conferma sul trattato europeo sui profughi»

Salvini va giù duro anche sulla questione dei trattati internazionali che penalizzano l’Italia. “Se il premier ha cambiato idea su Dublino III ben venga, ma sono stufo di essere definito razzista”. Il leader  della Lega sottolinea anche come il governo abbia cambiato idea sul regolamento europeo di accoglienza dei profughi. “Lo scorso anno la Lega votò per cambiarlo mentre i parlamentari del Pd votarono per la sua conferma e ci chiamavano razzisti”. Ricordiamo che il trattato di Dublino obbliga i Paesi in cui arrivano gli immigrati ad accoglierne le domande di asilo. Poiché l’Italia è al centro del Mediterraneo, solidarietà europea vorrebbe che le richieste siano poi distribuite tra i vari Stati europei. Ma i Paesi nordici, a partire dalla Germania, fanno regolarmente orecchie da mercante, senza che né Renzi né i ministri competenti abbiano mai finora  sentire una voce di protesta. Ora la notizia che un milione di migranti sarebbero pronti a partire,  pare abbia svegliato il governo. Ma – ed è questo il succo del discorso di Salvini – se i nostri governanti si fossero fatti sentire prima, quante tragedie sarebbero state evitate? Ora Alfano dice che l’obiettivo è “affondare i barconi degli scafisti, impedire che partano: noi da soli non possiamo farlo ed è in corso un negoziato con Onu e Ue per avere, in un quadro di legalità internazionale l’autorizzazione a questo intervento”. Ma perché non lo ha detto prima?

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