Renzi zittisce i dissidenti e minaccia: «La sorte del governo è legata all’Italicum»

15 Apr 2015 21:54 - di Tito Flavi

Renzi zittisce i dissidenti della minoranza dem. Modifiche alla legge elettorale? Neanche per sogno.  Si sono chiusi chiusi tutti i margini di mediazione dentro al Pd tra maggioranza e minoranza sull’Italicum. È un no su tutta la linea quello espresso dal premier. “Sono qui per chiedere che l’assemblea del gruppo confermi la linea che la direzione ha dato : il voto della legge elettorale senza modifica”. Così  Renzi all’assemblea del gruppo Pd, spiegando che la sua volontà è “chiudere la discussione sulla legge elettorale in modo definitivo”. Il premier condisce il suo niet anche con un parole minacciose.”Questo governo è legato a questa legge elettorale nel bene e nel male”. Il che vuol dire: se la legge non passa, cade anche il governo. E arrivederci alle elezioni anticipate. “Oggettivamente – dice ancora Renzi – la mediazione sulla legge elettorale c’è stata ed è in linea con il dibattito interno al Pd. Ora la nostra discussione deve essere depurata da toni di Armageddon“. “Al Senato – sostiene Renzi –  sono stati fatti passi avanti e Gennaro Migliore è il simbolo dei cambiamenti effettuati” alla legge elettorale, “non a caso farà il relatore della legge elettorale” e “non ha votato la prima stesura”. Il segretario-premier ha anche sottolineato la necessità di costruire un “grande cantiere” per “fare del Pd non un luogo chiuso ma costantemente aperto, senza perdere la sua identità che non è definita dal passato ma da un’agenda credibile per il futuro del nostro Paese”

Si dimette il capogruppo Pd, Roberto Speranza

Dura la risposta della minoranza dem. Il capogruppo del Pd, Roberto Speranza – che è anche esponente di Area riformista – ha annunciato le sue dimissioni. Intervenuto all’assemblea dei deputati dem subito dopo Renzi, ha detto che c’è “un profondo dissenso sull’Italicum”. Speranza ha anche aggiunto: “Sono perché le riforme si facciano e mi batterò perché ciò avvenga”. I deputati di Area riformista hanno deciso di non partecipar eal voto al voto dell’assemblea del gruppo sull’Italicum. La parola ora spetta all’Aula. Sarà l’Armageddon?

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