Poli Bortone, primarie per le regionali in Puglia? Ecco le mie condizioni

21 Apr 2015 17:38 - di Priscilla Del Ninno

Adriana Poli Bortone replica alla proposta last minute formulata da Giorgia Meloni di scegliere con le primarie il candidato del centrodestra, sparigliando le carte sul tavolo delle richieste. Rispondere alla chiamata alle urne pre-consultazione regionale, infatti, sta improvvisando un referendum su chi candidare in rappresentanza del centrodestra: e al sì alla proposta della leader di Fratelli d’Italia arrivato da Schittulli e Fitto, hanno fatto da contaltare i dubbi e le perplessità espresse da Adriana Poli Bortone, che ha accolto tiepidamente l’ipotesi arrivata dal presidente del suo partito con il dubbio che, «per i tempi e i modi con cui è stata lanciata, sembrerebbe una semplice provocazione alla quale Fitto ha risposto con entusiasmo nel giro di circa 60 secondi».

Regionali in Puglia: l’ipotesi primarie per il candidato

La neo candidata Poli Bortone (FI e Lega Nord), che ha nel centrodestra il suo rivale candidato governatore, l’oncologo Francesco Schittulli (Ncd, ricostruttori di Raffaele Fitto e FdI), non chiude aprioristicamente all’ipotesi, lanciata dal suo stesso partito, che in Puglia si decida il candidato governatore del centrodestra con le primarie. Ma chiede contestualmente «normali forme di garanzia di primarie non regolamentate per legge in Italia». In Puglia ci sono due candidati governatori per il centrodestra: Adriana Poli Bortone, sostenuta fra gli altri da FI e Lega; e Francesco Schittulli, che corre con Ncd, FdI e ricostruttori di Raffaele Fitto. E se nei giorni scorsi il presidente di FdI, Giorgia Meloni, aveva chiesto alla Poli Bortone di rinunciare alla candidatura lanciata da FI, in queste ore ha spostato l’asse della discussione direttamente sugli elettori, proponendo che siano i cittadini a scegliere con una consultazione popolare, domenica 26 aprile.

Le condizioni della Poli Bortone

E allora, replicando alla richiesta della Meloni, e disseminando in svariati interrogativi condizioni e incertezze legate alla consultazione che si dovrebbe renere a ridosso delle Regionali, la Poli Bortone ha chiesto di sapere «innanzitutto chi sono gli alleati che hanno sottoscritto l’ipotesi di andare avanti con le primarie. Dovrebbero essere tutti quanti», precisa, perché «io non voglio perdere pezzi di nessuno dal momento che l’obiettivo politico è quello di conseguire l’unità del centrodestra. Se sono tutti d’accordo gli alleati, allora il primo step è superato. Il secondo step – per Adriana Poli Bortone – è conoscere il regolamento. Terzo – ha proseguito la neocandidata – voglio sapere quali sono i luoghi e quali le garanzie per fare in modo che le primarie siano fatte in maniera assolutamente legale, atteso che perfino partiti strutturati come il Pd le hanno annullate più di una volta». E alle condizioni, seguono i dubbi: «È già pronto il regolamento? Da quali partiti è stato approvato? Quali sono gli elementi di confronto tra i candidati? Quali tesi programmatiche? Almeno per quanto mi riguarda – ha quindi chiosato la neo candidata con un richiamo all’ordine – il tempo delle polemiche è finito. Buona campagna elettorale a tutti»…

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