Naufragio, gli “indignati” del governo Renzi hanno enormi responsabilità

21 Apr 2015 10:49 - di Redazione

«Non si speculi anche su queste centinaia di morti, su questi profughi inghiottiti dal mare e dalla disperazione. A chi strumentalizza tutti insieme morti, profughi e immigrati, voglio dire che noi certo ci preoccupiamo dei nostri cittadini, che tra le tante emergenze non vorremmo occuparci di questa, e che lavoriamo quotidianamente per assicurare sicurezza e ordine per la nostra gente. E stiano sicuri che, di fronte a questa tragedia, anche noi vorremmo dire basta», Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia e volto del governo Renzi. Il segretario leghista non ha perso tempo e su Twitter: “Barcone affondato, si temono 700 morti nel Mediterraneo. Altri morti sulle coscienze sporche di Renzi, Alfano e dei falsi buonisti”. La risposta: «Dopo aver sentito Salvini fare sciacallaggio elettorale sui 700 morti nel canale di Sicilia mi chiedo veramente quale sia il limite», ha commentato Ernesto Carbone, della segreteria Pd. «È inaccettabile che Salvini trasformi l’ennesima tragedia nel canale di Sicilia in nuova occasione di demagogia e speculazione elettoralistica». Indignazione e parole di Renato Schifani, presidente del gruppo al Senato di Area popolare Ncd-Udc che fa sintesi del pensiero di Angelino Alfano, logico dedurre.

Gli indignati del governo Renzi

Laura Boldrini sull’immigrazione, che si tratti di terrorismo, cristiani gettati in mare perché appartenenti alla fede sbagliata, ha costruito una battaglia ideologica: «Cristiani uccisi dai musulmani, non enfatizzerei dato religioso». Già, non enfatizziamolo, non siamo in guerra e i barconi non vengono farciti anche dagli estremisti islamici di disperati per destabilizzare il nostro Paese. Matteo Renzi: «Bisogna fermare nuovi schiavisti, la Ue non ci lasci soli». E la verità è che dire che le misure adottate nel Mediterraneo sono fallimentari non è strumentalizzare nulla. Dire che quei morti potevano essere evitati con pattugliamenti in Libia (anche di terra) non è affatto eccessivo. Dire che l’Europa non ha fatto abbastanza, anche perché politicamente non siamo in grado di imporci, non è strumentalizzare. Guardare a quei, forse 900, morti e proporre alternative non finto-buoniste per ovviare ad altrettanti annegati non è strumentalizzare.

Parlano di strumentalizzazione altrui e poi…

La verità è che chi oggi punta il dito e parla di strumentalizzazioni è chi si sta nascondendo dietro quei cadaveri. La verità è che il cordoglio per i morti, per quegli innocenti finiti come neanche le bestie, sperano che possa nascondere le enormi falle politiche che hanno portato a quest’ecatombe. È una strage, un massacro orrendo. Strumentalizzarlo invece di dimettersi, strumentalizzarlo invece di dire che si è sbagliato, strumentalizzarlo invece di alzare le mani e andare a Bruxelles sostenendo che si sia sbagliato tutto, strumentalizzarlo per non assumersi le proprie gravose responsabilità, strumentalizzarlo asserire che la retorica iper-politicamente-corretta non è utile ma becera, banalmente è riprovevole. C’è l’ennesima valanga di morti in mezzo al Mediterraneo. Qualcuno si nasconde dietro i cadaveri e la faccenda fa francamente piuttosto schifo. Sarebbe opportuno, anche, che quel qualcuno invece di inorridire per le dichiarazioni altrui ora voti delle misure efficaci, non alla Mare Nostrum e Triton, per dirla chiara.

da Federica Dato su http://www.lintraprendente.it/2015/04/chi-specula-davvero/

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