Per Giardiello l’accusa di strage: «Il tribunale ha rovinato la mia vita»

10 Apr 2015 14:42 - di Redazione

«Il tribunale mi ha rovinato, quel posto è l’origine di tutti i miei mali». Sono le parole, secondo quanto si apprende, dette da Claudio Giardiello ieri subito dopo l’arresto avvenuto a Vimercate. Agli investigatori Giardiello ha anche ribadito di aver agito per vendetta. Intanto il pm di Monza Franca Macchia ha depositato la richiesta di convalida dell’arresto. Bisognerà capire, però, sulla scorta degli accertamenti, se Giardiello, dopo aver ucciso il coimputato Giorgio Erba, il testimone Lorenzo Claris Appiani e il giudice Fernando Ciampi, abbia poi sparato all’impazzata ferendo altre persone. Non è escluso che la procura di Monza ipotizzi il reato di strage nei confronti di Claudio Giardiello, l’uomo che ha ucciso tre persone, ferendone altrettante, in tribunale a Milano. Allo stato l’imputazione è per omicidio plurimo premeditato e tentato omicidio nei confronti dei feriti. Intanto arriva la pesante accusa dei magistrati: “«Le vittime della sparatoria a palazzo di giustizia di Milano sono state lasciate sole da un sistema di sicurezza che ha rivelato falle molto gravi», ha detto il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, a margine della cerimonia per ricordare le vittime. «Una discussione sulla sicurezza – ha concluso – deve essere fatta nei palazzi di giustizia di tutta Italia».

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