Marò, una storia inifinita: ora spunta anche il ricorso di un altro pescatore

20 Apr 2015 19:10 - di Redazione

Quando la Corte Suprema indiana discuterà il ricorso dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro l’utilizzazione della polizia investigativa Nia, si occuperà anche di un altro ricorso di un pescatore che chiede di revocare l’inapplicabilità nel processo della legge indiana contro il terrorismo marittimo (Sua Act). Infatti in una lista dei casi previsti per il 30 aprile sul sito della Corte, c’è il ricorso di Latorre insieme a quello di un pescatore, Kilsariyan, “contro lo Stato dell’India”.

Marò, il ricorso del pescatore

In effetti il 10 novembre 2014 la stessa Corte considerò ammissibile il ricorso di Kilsariyan, anziano pescatore che era sul peschereccio coinvolto nell’incidente del 2012 con la petroliera Enrica Lexie, e su cui morirono due pescatori. In quella occasione i giudici indicarono di collegarlo con il dossier di Latorre e Girone. In sostanza nel ricorso in oggetto si chiede alla Corte Suprema di reintrodurre nella denuncia del processo contro i due militari italiani, mai cominciato presso un tribunale speciale di New Delhi, “le principali disposizioni” del Sua Act e dell’Admiralty offences (Colonial Act). La legge indiana per la repressione del terrorismo in mare era stata esclusa un anno fa in seguito a un ricorso italiano perché prevede automaticamente la pena di morte in caso di omicidio. Nell’udienza del 9 aprile in cui fu accettata una estensione di tre mesi della permanenza in Italia di Latorre per terminare il suo recupero fisico, la Corte decise di far riprendere le udienze sul caso “entro la fine di aprile”. Ma per il momento non è del tutto chiaro quando questa udienza si svolgerà. Se infatti nella lista preliminare pubblicata sul sito della Corte il caso è in agenda il 30 aprile, nelle pagine specifiche dedicate al ricorso, si legge che l’esame sarà «in linea di principio il 28 aprile». Sulla discrepanza di date un responsabile delle relazioni pubbliche della Corte indiana non ha saputo fornire una risposta.

Commenti