Viaggia a 1200 km al secondo la stella che sta “scappando” dalla Via Lattea

6 Mar 2015 12:51 - di Giacomo Fabi

Viaggia a circa 1200 chilometri al secondo e sta “scappando” dalla Via Lattea: si chiama US 708 ed è la stella più veloce della galassia. È così veloce da poter sfuggire gravità della Via Lattea. Descritta su Science, è stata scoperta dal gruppo coordinato dall’astronomo tedesco Stephen Geier, dell’Osservatorio Europeo Australe (Eso) e dell’università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga.

La scoperta è merito del tedesco Stephen Geier

La stella appartiene al cosiddetto gruppo di stelle esuli, che possiedono una velocità tale da potere resistere alla forza di gravità della nostra galassia fino a fuggire. Faceva parte di un sistema binario e la sua velocità è stata accelerata proprio dalla compagna quando è esplosa come una supernova. Normalmente le stelle esuli invece vengono scagliate fuori dalla Via Lattea dal buco nero centrale. Quando vi passano troppo vicine, subiscono un effetto fionda che le separa da eventuali compagne e accelera la loro velocità. Scoprire l’origine di questa stella è stato possibile studiando la sua traiettoria a ritroso grazie ai dati di archivio, mentre le misure della sua velocità sono state possibili grazie all’osservatorio di Monte Palomar negli Stati Uniti e ai telescopi dell’Osservatorio Keck nelle Hawaii.

L’astro, ribattezzato US 708, è il più veloce della Via Lattea

La stella attualmente è nell’alone della Via Lattea, ossia la regione di spazio che circonda le galassie a spirali come la nostra, dove vi sono altre stelle solitarie, ammassi di stelle e gas. Ad incuriosire i ricercatori e a spingerli a cercare l’origine della stella è stata sia la velocità sia la sua natura che la rende diversa dagli altri astri esuli. US 708 è una stella molto compatta fatta solo di elio e definita subnana calda. Stelle di questo tipo di solito hanno una massa che è la metà di quella del Sole e rappresentano il nucleo di elio di una gigante rossa (stelle che si gonfiano perché una volta finita la riserva di idrogeno del nucleo hanno iniziato a bruciarlo in un involucro più esterno) che è stata “spogliata” dagli strati esterni dalla compagna.

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