Venezia, turisti senza taxi in laguna: protestano i commercianti

6 Mar 2015 13:48 - di Redazione

Cercare un taxi che porti al museo, al ristorante o in qualche isola diventa più difficile a Venezia. Lo sostiene l’Ascom, che chiama in causa le nuove ordinanze municipali sul traffico acqueo. Le regole, dicono i commercianti, rendono necessario per il turista camminare a piedi, spesso per tratti non brevi, fino all’approdo più vicino. Tra le varie restrizioni, l’ordinanza 92 del Comune, al capitolo riguardante il servizio di noleggio con conducente per trasporto persone – protestano i motoscafisti – prevede infatti che queste imbarcazioni non possano circolare dalle ore 8 alle ore 15 in Canal Grande, se non per portare residenti e domiciliati o turisti ma solo diretti ai terminal di arrivo e partenza, con tanto di bagagli al seguito.

Taxi: danni per i turisti

“Questo significa togliere un servizio ai turisti – spiega Valter Cici della categoria trasporto persone non di linea di Ascom Venezia – e accade solo a Venezia. Tutti i turisti alloggiati negli alberghi presenti sul Canal Grande all’interno della ztl, che va dal rio di Ca’ Foscari al rio di Noale, durante questa fascia oraria non potranno avere un taxi che li vada a prendere, ma dovranno recarsi a piedi presso lo “stazio” di taxi più vicino”. Peccato che lungo il Canal Grande le postazioni siano solo due, a Rialto e in Ferrovia, quindi raggiungerli per molti può diventare un’impresa difficile. “Questa restrizione diventa un mancato servizio per il turista, basti pensare a chi ha difficoltà deambulatorie o comunque anche solo a chi volesse farsi un giro a Murano – accusa Cici – E molte volte anche i turisti preferiscono chiamare i taxi per recarsi in ospedale in caso di urgenza, ora potranno farlo solo dalle 15 in poi”.

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