Salvini: “Se mi avessero regalato un Rolex, mi avrebbero crocifisso”

17 Mar 2015 21:45 - di Ezio Miles

Salvini non fa sconti su elezioni e dintorni. “Noi abbiamo pagato, giustamente, ma abbiamo pagato. Se mi avessero regalato un Rolex mi avrebbero crocifisso. Quando capita agli altri invece ci sono i distinguo”. Il leader della Lega spara questa bordata dai microfoni di  Otto e mezzo su La7. Non ci va tenero, Salvini, soprattutto rigaurdo alle vicissitudini del ministro delle Infrastrutture. “Vogliamo ascoltare cosa dirà Lupi ma sicuramente non potrà andare avanti a fare il ministro. Oltre a Lupi vogliamo mettere in discussione il suo capo Angelino Alfano“. “Lupi personalmente lo stimo”, aggiunge Salvini. L’ho conosciuto in consiglio comunale e lo stimo. Perciò non sparo sulla Crocerossa. Ma il suo capo non risponde da mesi. Che il ministro dell’Interno taccia e il premier Renzi dica “puniremo i corrotti” mi sembra una follia”. “Dove c’è Alfano non c’è la Lega. Non andremo mai con il ministro dell’immigrazione clandestina”.

“Renzi regala sconti di pena ai corrotti”

Salvini riserva  parole dure anche a Renzi. “Il signor Renzi non può twittare e fare il fenomeno quando regala sconti ai corrotti. C’è qualcosa che non funziona anche a casa del Pd. Il Pd ha la sua buona dose di complicità. L’emendamento per salvare la struttura di Incalza lo scorso anno lo votò il Pd. E lo sconto per i corrotti lo ha approvato il governo. Così come il Cdm ha approvato anche” gli sconti di pena “per i corrotti”. “Mi piacerebbe – incalza Salvini – una bella commissione di inchiesta pubblica sul Monte dei Paschi di Siena e i sette miliardi degli italiani spariti. Ma finché ci sono sconti di pena e svuota-carceri non ne usciamo fuori. Ogni hanno trovano il modo di regalare mesi e mesi di libertà vigilata”. “Se fossi al posto di Renzi – conclude – lavorerei per costruire carceri. Invece una certa sinistra dice depenalizziamo le pene ma così arriviamo alla anarchia.

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