Salvini in Sicilia: «Beati gli immigrati, telefonano gratis e giocano a pallone»

16 Mar 2015 19:36 - di Antonio Marras

«Chiudere il Centro di accoglienza per rifugiati politici di Mineo e mettere le navi a difendere i confini, anche perché i dispositivi “Triton e Mare Nostrum” sono delle porcherie». Sono le linee guida della Lega contro l’immigrazione dettate da Matteo Salvini dopo una visita al Cara di Mineo, nel Catanese, il più grande d’Europa, che per il leader della Lega è figlio “del business dell’immigrazione” fatto “sulla pelle dei nuovi schiavi”. E a chi, a voce alta, gli ha contestato che il “Villaggio della solidarietà”, come lo definì l’allora premier Silvio Berlusconi, è stato aperto quando era ministro dell’Interno il suo compagno di partito Roberto Maroni, lui ha replicato: «È nato per affrontare una situazione di emergenza, ma adesso siamo al quarto anno e questa struttura non può contenere 4 mila persone e discriminare gli italiani». La posizione del leader della Lega è stata contestata da alcuni cittadini che, esponendo mutande verdi e tenendo in mano manifesti con la scritta “Matteo stai sereno”, si sono detti contrari alla chiusura della struttura: «Dà posti di lavoro ed è un segnale di solidarietà da chi fugge per salvarsi la vita», hanno accusato. Salvini riconosce che “gli immigrati che scappano dalla povertà, dalla guerra vera, sono fratelli e vanno accolti”, ma gli altri “vanno riportati a casa”. Un’affermazione commentata ironicamente dal coordinatore nazionale del Ncd, Gaetano Quagliarello: «Adesso è ancora più chiaro perché Flavio Tosi l’ha definito Caino…».

Chiarezza sui centri di accoglienza per immigrati

Sul Cara di Mineo Salvini ha chiesto chiarezza: «Vogliamo sapere come vengono spesi 150milioni di euro di denaro pubblico, non vorremmo che sulla pelle degli immigrati qualcuno ci guadagnasse denaro e voti». Durante la sua visita, ha visto “immigrati ricevere la scheda telefonica prepagata, giocare al pallone, ascoltare la musica, andare in bici o a scuola”. «Ci sono case da 160 metri quadrati – ha aggiunto Salvini – dove abitano in media 7-8 persone. Erano per militari Usa con tanto di parabola. Sono soluzioni che molti italiani gradirebbero». E invece Salvini vorrebbe “sentire la voce del governo anche sulle inchieste aperte sull’appalto e sulla gestione della struttura”, senza quelle che definisce “inutili commissioni d’inchiesta che non servono a fermare l’invasione”. Poi il leader della Lega ha attaccato il governo sulla gestione del Cara e immigrazione: «Renzi e Alfano alzino le chiappe, vengano qui e spieghino a tutti se intendono andare avanti per altri anni. Ma prima vadano in Parlamento a riferire, o si dimettano».

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