Poliziotti in rivolta: facciamo i lavavetri ai semafori, Renzi si svegli

19 Mar 2015 14:19 - di Francesco Signoretta

Poliziotti in rivolta si mettono ai semafori al posto dei lavavetri per chiedere un corso antiterrorismo. È questa la singolare iniziativa del Sap (Sindacato autonomo di Polizia) a Milano. Una protesta che si svolge – spiegano gli agenti – contemporaneamente in tutta Italia: viene distribuita ai cittadini una cartolina, indirizzata al premier Renzi, che raffigura la nota immagine dell’Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco.

Poliziotti in rivolta, per loro niente fondi

«La Camera dei deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie – recita un volantino – e non si trovano 6 milioni per un corso antiterrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio, quelli più esposti a un’eventuale emergenza come quelle che sono accadute in alcune città europee, come a Parigi?».

«È una situazione intollerabile – dicono Giuseppe Calderone Segretario regionale Sap e Gianni Mancino, Segretario provinciale – e vogliamo dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità».

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