Marine Le Pen, le ragioni di un successo ampiamente previsto

24 Mar 2015 10:23 - di Redazione

«Esploderà, deve esplodere, non ne possiamo più di Hollande e della gauche, questa volta votiamo Marine!». Così Caroline, la nostra taxista alla Guadeloupe. Una settimana fa. Caroline, nera, nerissima e incazzatissima ci aveva annunciato il successo di Marine Le Pen nel percorso tra la spiaggia di Sainte Anne e Point à Pietre. Fuori il sole scottava ma Caroline era furibonda. Mara — le donne sono terribili quando si appassionano di politica — la stuzzicava e la nostra taxista non attendeva altro. Alla fine è sbottata.

Il successo di Marine Le Pen e il crollo dei socialisti

Caroline non sopporta più i socialisti, i radical chic parigini e le puttanate sul razzismo che il ministro Manuel Valls racconta sulla televisione di stato. Caroline paga le tasse (tante tasse…) e non tollera i clandestini di Haiti, detesta i profughi delle isolette caraibiche (anglofone) e ne ha piene le scatole della Francia buonista che spiaggia i detriti della globalizzazione sulle coste della sua isola. «Non è una questione di pelle, ma di giustizia. Noi paghiamo e questi scemi della Metropole accolgono, accolgono, e noi paghiamo, ma noi siamo francesi e non possiamo accettare l’invasione…». Caroline, nera, nerissima, vuole giustizia. Leggi severe e nessun immigrato. Sul suo bel taxi sventola un portachiavi con la fiamma e oggi ha votato Marine Le Pen. Punto.

La scelta della piccola borghesia e degli agricoltori

La piccola e media borghesia nera delle Antille francesi ha fatto la sua scelta. Come gli agricoltori delle Ardenne e dei Pirenei, i figli dei minatori del Passo di Calais e i micro-imprenditori dei distretti della costa atlantica. Geografie, ambienti, culture sino a ieri assolutamente impermeabili (se non ostili) ai discorsi lepenisti, alla droite nazionalista. Storie vecchie. Il successo (non il trionfo…) di Marine Le Pen è tutto qui. Per completare il risultato — il fatidico trenta per cento e il primo posto nella classifica — sono mancate Parigi e Lione. Le metropoli. I numeri pesanti.

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