L’Istat: «La fiducia torna a crescere». I consumatori: «A noi non risulta»

30 Mar 2015 15:02 - di Anna Clemente
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Fiducia in aumento tra italiani e imprese, dice l’Istat. Il governo esulta, ma sono i consumatori a frenare gli entusiasmi: «I dati sono inverosimili».

I dati dell’Istat

Secondo l’Istat, la crescita della fiducia dei consumatori porta l’indice al livello più alto da quasi 13 anni ovvero dal maggio 2002. A migliorare, secondo la rilevazione, sarebbero i giudizi sulla situazione economica del Paese e le aspettative sulla disoccupazione, con una crescita seppur lieve della quota di coloro che si attendono che diminuisca (saliti al 36,6% dal 32,6%). In «lieve aumento» anche le attese future sull’economia, mentre altri segnali positivi arriverebbero dai giudizi e dalle attese sulla dinamica dei prezzi al consumo e sulla situazione economica delle famiglie. Anche per quanto riguarda le imprese, l’Istat segnala una fiducia che a marzo è in «deciso miglioramento», salendo a 103 dal 97,5 di febbraio e toccando il livello più alto da luglio 2008. La crescita riguarderebbe tutti i settori.

Il commento del governo

Il balzo della fiducia delle imprese a marzo documentato dall’Istat è «un dato positivo perché è la conferma di un trend che da un po’ di mesi si è attivato», secondo Giuliano Poletti. Il ministro del Lavoro ha concesso qualcosa alla cautela avvertendo sul fatto che «in coda ad una crisi» la fiducia tende a non essere stabile e quindi «è ragionevolmente immaginabile che possa capitare che abbiamo un mese di euforia e poi un momento di caduta», ma «il fatto che i mesi di fiducia si stabilizzino nel tempo e si confermino – ha poi aggiunto Poletti – credo che sia un elemento che ci dice che questa fase tende al positivo ed è sicuramente un buon segno».

I consumatori smentiscono l’Istat

Ma sono le stesse associazioni di consumatori ad avvertire che la crisi «non può certo dirsi conclusa» e «le famiglie sono ancora attanagliate da una morsa che non lascia respiro». Per questo Federconsumatori e Adusbef giudicano «inverosimili i dati diffusi dall’Istat in merito alla fiducia dei consumatori», ricordando che persino la spesa per i prodotti alimentari è ridotta al minimo e anche i consumi pasquali calano del 7%, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori. «L’unico modo per accrescere realmente la fiducia delle famiglie – hanno avvertito le associazioni – è quello di restituire ai cittadini quelle prospettive e quelle possibilità che da troppo tempo non hanno più, intervenendo per rilanciare il potere d’acquisto, l’occupazione e la domanda interna».

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