Lega, Tosi: «Ora vincerà la sinistra». Zaia: «Si candida? Non lo temo»

11 Mar 2015 15:13 - di Viola Longo
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Una «brutta botta, anche psicologicamente». Così Flavio Tosi ha commentato l’espulsione dalla Lega che «rischia di danneggiare il centrodestra e favorire il centrosinistra». Una conseguenza che, secondo il sindaco di Verona, «probabilmente Salvini non ha messo in conto». «Ora penserò al mio futuro», ha aggiunto Tosi, attribuendo a Matteo Salvini tutte le responsabilità: «L’ha creata e voluta lui».

Le richieste di Tosi

Ma ora che la vicenda si è conclusa emergono i dettagli su come si sia arrivati alla rottura. In particolare, si parla di una lettera inviata da Tosi a uno dei “pontieri”, Giancarlo Giorgetti, nella quale il sindaco di Verona avanzava le sue proposte per la ricomposizione. Un testo giudicato irricevibile dai vertici del partito, poiché Tosi accettava di non presentare la sua lista a patto che facesse altrettanto il candidato governatore del Veneto Luca Zaia. In più il sindaco di Verona inseriva tra le condizioni la cancellazione del commissario Giampaolo Dozzo, nominato proprio da Salvini per gestire le elezioni regionali. La mail, a quanto hanno riferito le fonti leghiste, era stata inviata intorno a mezzogiorno, ma a via Bellerio hanno preferito aspettare la sera per una scelta definitiva, per verificare se Tosi, nell’intervista rilasciata a Lilli Gruber, alla trasmissione Otto e mezzo, ci avesse ripensato.

 La posizione di Zaia

«Ho seguito la vicenda dalla nascita all’epilogo e credo fosse inevitabile che finisse così», ha commentato Luca Zaia, avvertendo: «Sia chiaro che il dibattito sulle regionali è stato solo un corollario». «Se si è arrivati a questo epilogo è perché Salvini ha detto giustamente che la fondazione di Tosi è nata con un principio sacrosanto, legata alle primarie del centrodestra di tre anni fa, ma poi si è trasformata in un soggetto politico, con suoi sostenitori candidati in giro, come a Brescia o Mantova, addirittura contro la Lega», ha spiegato ancora il governatore veneto, che ha chiarito di non temere una eventuale candidatura di Tosi: «Sembra intenzionato a farlo e ognuno, nella sua vita, fa quel che vuole, ma io non la temo».

 

 

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