Duello Salvini-Lupi a Porta a porta. Carfagna: «Divisi perdiamo»

2 Mar 2015 21:34 - di Redattore 92

«Se non c’è uno schema, puoi avere anche Maradona in capo ma non vinci. A me interessa costruire lo schema». Così Matteo Salvini nel corso di Porta a Porta. «Vorrei vincere, arrivare al governo riportando a votare quei dieci milioni di italiani che non votano più – ha concluso – con quali partiti vorrei vincere? Tutti i partiti cambieranno, non mi interessa chi c’è adesso, i partiti cambieranno, anche noi». Sulle polemiche nel Carroccio, «oggi spero che sia stata posta la parola fine alle beghe interne», ha detto Salvini. «In una Lega che cresce c’è tanto spazio per persone in gamba e Tosi è persona in gamba». Nel salotto di Bruno Vespa anche Maurizio Lupi (Ncd) che col leader della Lega ha avuto più di uno scontro dialettico. «In Veneto e in Lombardia – ha detto il ministro delle Infrastutture – abbiamo dimostrato di poter governare non lo abbiamo fatto solo per merito tuo ma per dare una risposta ai problemi della gente».  «Se preferisci crescere nei sondaggi e di isolarti in posizione estremista non ti possiamo seguire – ha aggiunto Lupi – perché si rischia di dimenticare i bisogni della gente». «Un conto è la demagogia di parlare alla pancia, che non appartiene alla cultura del centrodestra, un’altra è prendere atto dei problemi e prendersi la responsabilità di governo», ha detto ancora Lupi. A Salvini che chiede l’abolizione della legge Fornero, Lupi risponde che «la stiamo abolendo noi assumendoci la responsabilità di governo». «Ci unisce l’alternativa a Renzi – ha sottolineato Lupi – ci divide che l’alternativa non può essere una destra che torna estremista. Finirebbe che Salvini dà ordini e Berlusconi lo segue ma così non andiamo da nessuna parte».

A Porta a porta Carfagna tra i duellanti Salvini e Lupi

«Mi verrebbe da dire state buoni ragazzi, non litigate». Così Mara Carfagna, nel corso della trasmissione di Bruno Vespa intervenuta durante un confronto tra Matteo Salvini e Maurizio Lupi. «Noi subordinati alla Lega? No. La Lega non può essere l’unica alternativa al centrosinistra», ha aggiunto Carfagna. «Continuo a pensare che questo è uno spettacolo molto deleterio per il centrodestra», ha sottolineato. «Basta con promesse che non si possono mantenere – ha detto rivolgendosi a Lupi in studio – questo già lo fa Renzi». «Bisogna essere concreti e pragmatici senza accozzaglie ma fare uno sforzo condividendo idee e programmi e aprendoci anche al nostro popolo magari con un confronto delle idee in streaming», ha concluso.

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